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- Service in memoria di Giuseppe Giannelli - “Le fake news in medicina: rischio di invasione”

Rotary Bari Sud

“Non mi senti”

 

Il Presidente, dopo le usuali notizie di segreteria, passa la parola a Giuseppe De Ruvo, che ha promosso ed organizzato questa riunione, il quale introduce il relatore della serata Dott. Felice Giusti, medico cardiologo, di grandi doti professionali ed umane, che lo hanno condotto a scrivere un libro dal titolo “Non mi senti”. Il Dott. Giusti, quindi, passa ad illustrare – in sintesi - la storia, narrata nel libro, che, tra realtà e fantasia, prende le mosse da quando la malattia di Alzheimer estingue la memoria di un uomo. I suoi tre figli, che sono in bilico tra la paura e il desiderio di conservare qualche brandello di una vita, osano strappare il velo del non-ricordo. Con l’aiuto di una tecnologia avveniristica si avviano alla ricerca di ricordi perduti, su un sentiero inesplorato, irto di interrogativi che scavano nelle loro coscienze. Ma la scienza oltrepassa le aspettative travolgendo i tre fratelli tra euforia e smarrimento, costringendoli a riscrivere la realtà.

Così, accade che, come in un giallo, un passato sorprendente si legherà a un futuro possibile. Una avventura, intrecciata tra la realtà fatta di sensi di colpa e tenerezza e la fantasia frammista ai ricordi e sorprese, che induce a riflettere sul senso della vita.

La vicenda si ispira a una storia realmente vissuta da un amico personale dell’autore, oltre che alle esperienze maturate a contatto con i pazienti affetti dalla malattia di Alzheimer.

Brani del libro vengono letti con commossa partecipazione dall’attrice Apollonia Netti.

Si passa quindi agli interventi programmati sul tema della medicina del futuro, da parte dei medici D. Pirolo, neurologo, R. Lagioia e T. Micelli Ferrari, oculisti, i quali, ognuno dal proprio angolo di visuale, si soffermano sulla imprescindibilità degli apporti della tecnologia in medicina, apporti che devono essere comunque finalizzati a far vivere meglio i pazienti senza di per sé prescindere dall’indispensabile ruolo dell’uomo – medico.

Significativo l’intervento dell’editore Gino Dato, cui il Presidente D’Alessandro ricorda il passato di “direttore” della rivista “Il Marsupiale” del Liceo Orazio Flacco. Alcuni dei soci presenti ritengono di formulare domande cui il relatore risponde con cortese sintesi.

Tocco di campana e tutti a casa.

Francesco D’Alessandro

 

 

Rotary Bari Sud

Cervel...lando, breve viaggio attraverso il cervello

 

Riunione di particolare interesse medico-scientifico quella organizzata dal Rotary Club Bari Sud lunedì 11 maggio 2015, con Relatore di eccellenza il Prof. Antonio de Tommasi, Direttore dell'Unità Operativa Complessa di Neurochirurgia - Università degli Studi "Aldo Moro" - Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – Bari, socio fondatore e past president del Club Bari Sud. Dopo i saluti di rito a Lino Pignataro, Assistente del Governatore, al Governatore emerito Titta de Tommasi, ai Soci e a tutti gli Ospiti, dopo le informazioni di segreteria, ha avuto inizio la serata rotariana. Nell’introdurre il Relatore, il Presidente non ha potuto fare a meno di ricordare ai presenti che nel 2001, a quello stesso tavolo, erano presenti, con lui, lo stesso Antonio de Tommasi e Lino Pignataro, rispettivamente nella qualità di tesoriere, presidente e segretario del club. Perché del Suo racconto rimanga fedele traccia, il Prof. De Tommasi è stato così generoso da fornire un abstract, che viene riportato integralmente qui di seguito.

Nei vari incontri tenutisi sul tema “Nutrire il cervello: dieta e malattie neurologiche”, nel corso della V edizione della settimana mondiale del cervello (16-22 marzo 2015), la Società italiana di Neurologia (SIN) ha sottolineato l’importanza di proteggere il cervello da disturbi cognitivi e dalle demenze evidenziando la necessità della prevenzione di tali patologie ancora lontane da un preciso percorso terapeutico. Risulta infatti cruciale un corretto nutrimento del cervello, un continuo esercizio fisico ed un costante allenamento intellettuale. Studi su popolazioni con ampie casistiche hanno dimostrato che la cosiddetta dieta mediterranea o meglio un orientamento alimentare di tipo mediterraneo riduce l’incidenza delle demenze e della malattia di Alzheimer per cui via libera ad una alimentazione povera in colesterolo e ricca di fibre, vitamine ed antiossidanti presenti nella frutta e nella verdura e di grassi saturi contenuti nell’olio extravergine di oliva. Alcune carenze vitaminiche di folati e vitamina B12 possono poi facilitare l’insorgere di demenze attraverso un incremento dell’omocisteina, sostanza tossica per i neuroni. Gli antiossidanti presenti in frutta e verdura (vitamina C ed E, licopeni, antocianine) contrastano l’accumulo di radicali liberi così dannosi per il cervello. Rivalutato appieno un moderato consumo di caffè e vino rosso per le sostanze antiossidanti in essi contenute aventi un ruolo protettivo nei confronti delle demenze.

Decisamente da evitare, secondo le relazioni della SIN, una dieta vegetariana (con l’esclusione dei pazienti parkinsoniani) che, se da un lato ha dimostrato di poter prevenire patologie cardiovascolari ed il diabete, dall’altro rischia, in particolare nella variante vegana, di determinare serie carenze di nutrienti essenziali come oligoelementi e vitamine. La carenza infatti di vitamina B12 determina sia un aumento dei livelli plasmatici di omocisteina, incrementando il rischio di demenze e di malattie cerebro-vascolari, sia un aumento di S-adenosil-metionina che favorisce disturbi di tipo mielopatico e neuropatico.

Secondo uno studio effettuato negli USA in cui trenta donne che intendevano seguire una dieta senza carboidrati sono state sottoposte a tests mentali 48 ore prima dell’inizio della dieta ottenendo delle risposte registrate. Tali tests sono stati ripetuti a distanza di una settimana ed alcune donne hanno dimostrato una minore elasticità mentale ed in particolare un maggior periodo di latenza tra le domande e le risposte. Nelle settimane successive si sono osservate nelle donne in studio alterazioni cognitive sempre maggiori che al termine di un mese di dieta risultavano significative. Un consiglio quindi se si segue una dieta povera in carboidrati essa non dovrebbe andare al di là di un mese circa.

Per la prevenzione poi di patologie cerebrovascolari ed in particolare per la prevenzione primaria dell’ictus, le recenti linee guida concordano per una alimentazione ad indirizzo mediterraneo a basso contenuto di sodio, alcool e grassi saturi con prevalenza di nutrienti protettivi quali Omega 3, fibre, vitamina B6-B12, calcio, potassio.

Oltre la nutrizione in senso stretto viene raccomandato di mantenere viva la “Riserva Cognitiva”che dipenda da istruzione, rapporti sociali ed attività lavorativa che mantengono attivo il cervello: particolarmente utile contro le demenze il “Lifelong learning” cioè il processo di apprendimento permanente ed adeguato ai nuovi bisogni sociali o lavorativi.

A questo punto si spengono le luci e sullo schermo appare un cervello colorato di blue tenuto teneramente da due mani ….allacciamo le cinture ed entriamo in minuscole capsule per esplorare i misteri del cervello. Il relatore, con l’aiuto di immagini in movimento ci introduce nello sviluppo del cervello umano che rappresenta il più alto livello di perfezione strutturale con lo sviluppo completo della corteccia cerebrale. Si passa quindi ad una illustrazione della fisiopatologia cerebrale con particolare evidenza della differenza di specializzazione degli emisferi cerebrali: l’emisfero destro ritenuto “creativo”, l’emisfero sinistro ritenuto “razionale”. Ambedue gli emisferi comunque concorrono a costituire un tutt’uno che è il nostro cervello attraverso il corpo calloso, insieme di fibre nervose di tipo associativo che passano a ponte tra i due emisferi. A questo punto il relatore si sofferma sulle possibili differenze tra il cervello dell’uomo e quello della donna sottolineando la maggiore creatività ed elasticità mentale del cervello della donna rispetto a quello dell’uomo più razionale: questo potrebbe risalire al tempo dei nostri progenitori quando l’uomo, cacciatore, usciva dalla caverna per procurare il cibo per la famiglia infatti egli doveva uscire in spazi aperti il più delle volte sconosciuti ed infestati da fiere per cui si doveva ingegnare su come procurarsi il cibo e quindi non c’era spazio per la paura, emotività, ansia. Al contrario la donna che provvedeva alla difesa dei piccoli ha sviluppato una maggiore emotività ed una attività visuo-spaziale più ampia permettendole di uscire dalla caverna, di studiare i pericoli presenti e, solo in caso di assenza degli stessi, consentiva la fuoriuscita dei piccoli.

Il cervello quindi rappresenta l’organo che non ubbidisce neanche al cuore, il cervello “comanda” per cui sono da sottolineare alcune protezioni di questo organo che non si riscontrano in altre parti del corpo umano: la scatola cranica, le meningi che proteggono il cervello dai traumi ed infezioni, l’autoregolazione cerebrale che deve garantire una pressione di perfusione costante nei vari territori dell’encefalo, la barriera emato-encefalica che protegge i neuroni dagli insulti alimentari esterni e la barriera emato-liquorale che rappresenta un ulteriore controllo dei metaboliti cerebrali. Infatti è da ricordare che il cervello è avido di nutrimento infatti, pur rappresentando il 2% dell’intero organismo, esso consuma il 20% dell’apporto calorico e prevalentemente si nutre di glucosio ed ossigeno.

A questo punto qualche chiarimento sulla memoria che rappresenta l’essenza di noi stessi in quanto senza memoria non ci sarebbe la nostra storia e la nostra evoluzione. Tralasciando  costituenti biochimici della memorizzazione, il relatore sottolinea la necessità di memorizzare ma nello stesso tempo di dimenticare poiché risulta impossibile per il cervello incamerare tutte le informazioni quotidiane. La maggior parte delle nostre azioni giornaliere vengono dimenticate per cui se ne salva circa una informazione su 100 e tali azioni vengono memorizzate nel caso in cui essi si accompagnino ad un forte contenuto emotivo che ne motivino l’immagazzinamento nella memoria a medio termine o a lungo termine. Nel caso in cui noi abbiamo immagazzinato le informazioni nel cassetto della memoria a medio termine, se tali informazioni non le richiamiamo successivamente con una certa costanza, tali informazioni piano piano andranno perdute per lasciare spazio alle nuove informazioni e le nuove memorizzazioni ed il ciclo ricomincerà: memorizzare-dimenticare. Vi è però una memoria che non si può dimenticare ed è la memoria motoria che noi utilizziamo per guidare l’auto, andare in bicicletta, camminare, salire le scale: è una memoria stabile che non si può dimenticare e la cui sede è il cervelletto. Viene quindi mostrato un video con 10 curiosità sulla memoria in cui viene messa in discussione l’attendibilità dei testimoni oculari in quanto possono risentire dei cosiddetti “errori della memoria”. Infatti le informazioni da noi memorizzate, con il passare del tempo possono subire delle alterazioni rispetto al vero per cui quando ricordiamo il passato non è come rivedere una vecchia foto ingiallita ma cristallizzata ma è un ridisegnare con nuovi contorni e nuovi colori: infatti nel tempo abbiamo subito informazioni dall’esterno quali giornali, TV, interviste che conducono la nostra memoria ad errori di cui noi stessi ci convinciamo essere reali.

La sede della memoria a breve-medio termine è l’ippocampo struttura che, come è stato illustrato dal relatore, viene coinvolta nel primo stadio della Malattia di Alzheimer. A questo coinvolgimento iniziale, segue la compromissione delle zone cerebrali deputate all’attenzione, alla critica, al problem-solving, la compromissione delle aree cerebrali deputate all’umore, la comparsa delle allucinazioni ed infine la compromissione della memoria a lungo termine fino alla sofferenza del tronco cerebrale e della motilità che costringono il paziente sulla sedia a rotelle. Si passa quindi alla fisiopatologia del dolore con una spiegazione rapida sulle vie del dolore, il gait control e gli effetti analgesici dell’agopuntura.

Quindi siamo giunti al cuore del controllo fisiologico e patologico del cervello: l’equazione di Monro-Kellie che rappresenta la base della comprensione delle variazioni di massa cerebrale e gli effetti conseguenti:

Volume totale encefalo= volume cellule + volume liquor + volume sangue = K

Chiaramente, ad un incremento di uno dei volumi, per mantenere costante il K si dovrà avere la riduzione della somma dei due volumi rimanenti: da qui la possibilità di un compenso da parte del volume ematico e di quello liquorale, quest’ultimo il vero compartimento di compenso cerebrale per la presenza di un serbatoio lombare di liquor.

Si passa quindi ad illustrare alcune informazioni inerenti la neurotraumatologia ed in particolare i presidi da attivare per i motociclisti (casco non danneggiato da precedenti collisioni, ridotta velocità ecc.) ed automobilisti (poggiatesta regolabile in altezza, cintura di sicurezza non danneggiata, anche sui sedili posteriori, airbags multipli e collaudati). Per meglio comprendere il trauma cranico da collisione vengono proiettate immagini esplicative e vengono illustrati i diversi tipi di fratture craniche nonchè le loro caratteristiche patologiche: viene ricordato che la scatola cranica non è inestensibile, al contrario si deforma a seconda delle forze che vengono applicate su di essa per cui in caso di trauma frontale od occipitale la deformazione avviene con riduzione del diametro antero-posteriore ed aumento del diametro latero-laterale e conseguente frattura del tetto orbitario con ecchimosi od ematoma orbitario, in caso di trauma temporale la deformazione avviene con riduzione del diametro latero-laterale ed allargamento di quello antero-posteriore.

Terminata la fisiopatologia cerebrale si passa alla diagnostica per immagini, RM cerebrale, trattografia, angiografia, mappaggio cerebrale, alle apparecchiature presenti in sala operatoria, tutte tecnologicamente avanzate quali neuronavigazione, microscopio operatore, ecografo, aspiratore ultrasonico, alle posizioni del capo dei pazienti da trattare chirurgicamente che presuppongono una ottima conoscenza di anatomia topografica, alle tecniche di microneurochirurgia, di neurochirurgia funzionale, di stereotassi, di applicazioni laser che oggi rappresentano una realtà nel trattamento di patologie tumorali benigne e maligne del cervello e nelle rnie del disco contenute. Qui il relatore sottolinea di aver fatto parte negi anni ’70 alle ricerche del C.N.R. sulle possibili applicazioni del laser in chirurgia  i cui risultati evidenziavano la possibilità di utilizzo del laser in neurochirurgia oggi divenuta una realtà. La relazione termina con la proiezione di alcuni filmati di tecnica chirurgica su tumore cerebrale trattato per via stereotassica con il laser, sulla rimozione microchirurgica di un meningioma cerebrale, sul clippaggio di un aneurisma cerebrale, sullo svuotamento di un ematoma subdurale post-traumatico.

Alla fine dell’erudita esposizione, si sono registrati molti interventi, a cui il Relatore ha fornito ampie risposte, esplicitando meglio alcuni passi della sua conversazione.

Tocco di campana e tutti a casa, un po’ meno preoccupati considerata la presenza nel nostro Policlinico di chirurghi del livello e delle doti umane di Antonio de Tommasi.

Carmen Russo

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11/05/2015 - Antonio De Tommasi

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Cervel...lando, breve viaggio attraverso il cervello

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La prevenzione dell’ictus: "Why Rotary No-ictus screening Program"

Presso l’Hotel Palace di Bari, si è tenuta il 9 marzo 2015 una serata rotariana di particolare eccellenza per illustrare gli sviluppi dell’importante progetto “Rotary no-ictus screening program” per la prevenzione degli ictus ischemici a partenza dai TSA, che vede in prima linea come capofila il prof. Gaetano de Donato, illustre chirurgo vascolare, rotariano eminente e Governatore Nominato 2016/2017 del Distretto 2100 del Rotary International. Il Nostro Presidente Francesco D’Alessandro dopo aver salutato Lino Pignataro presente e intervenuto alla riunione quale Assistente del Governatore 2120 Luigi Palombella, l’importante Relatore, i Soci e gli Ospiti in platea, tra cui la Signora Josè (moglie del Relatore), il Prof. Luca Gallo, Governatore Nominato 2016/2017 del Distretto 2120 R.I., e Signora, il Prof. Vito D’Elia, chirurgo vascolare e socio del Rotary Club Acquaviva delle Fonti-Gioia del Colle, il Prof. Guido Regina, cardiochirurgo, il Prof. Maurizio Margaglione, Direttore Genetica Medica Università di Foggia, la Dott.ssa Elvira Grandone, Direttore Genetica Medica, IRCCS Casa Sollievo Sofferenza, S. Giovanni Rotondo, ha passato la parola al Senatore Luigi D’Ambrosio Lettieri che ha introdotto il Prof. De Donato e l’argomento della serata.

“In Italia le patologie cardiovascolari colpiscono 1 italiano su 4, e sono responsabili dell’85% dei decessi e del 70% dei casi di disabilità. Ogni anno si registrano circa 40mila morti per ictus cerebrale e un costo a carico del Ssn di 50mila euro a paziente.

La Fibrillazione Atriale (F.A.) causa, a sua volta, l’85% di ictus cerebrali.

Chi ne soffre, infatti, ha un rischio di stroke 7 volte maggiore, con esiti particolarmente gravi: nel 20% dei pazienti l’ictus si rivela fatale, nel 60% è causa di disabilità.

L’ictus da F.A, inoltre, accresce i costi di ricovero ospedaliero di circa il 30% rispetto a quelli di un ictus non provocato da un’aritmia cardiaca”.

A tal proposito, lo studio e il programma di prevenzione ideato dal Prof. De Donato "Rotary no-ictus screening program" è stato recepito in data 11 luglio 2014 nel protocolo di intesa sottoscritto tra i RC Partenopei, RC Isola di Capri, e la Genetica Medica dell'Università di Foggia, l'IRCCS Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza e l’ASL NA1.

Inoltre, “Rotary no-ictus screening program” è stato presentato alla Camera dei Deputati, evento fortemente voluto anche dal senatore Luigi D’Ambrosio Lettieri che ha presentato, con il contributo dell’Associazione ‘G. Dossetti’, il Disegno di Legge, atto n.1573, concernente: “Disposizioni in materia di malattie cardiovascolari per la prevenzione e la cura della fibrillazione atriale e dell’ictus cardioembolico”, assegnato alla 12ª Commissione Igiene e Sanità, in sede referente il 25 novembre 2014.

Il Prof. De Donato ha preso la parola e ha spiegato che la prevenzione dell’ictus consente di salvare moltissime vite umane e risparmiare risorse economiche, giacché il costo sanitario globale per un paziente con ictus è stimato in 60.000 euro e la patologia incide sulla spesa sanitaria annua per 7 miliardi di euro, a cui vanno aggiunti altri 13-14 miliardi di costi per le famiglie, sulle quali la malattia ha un impatto devastante.

Il progetto "No-ictus" promuove - in modo del tutto gratuito per i soggetti che si sottoporranno a questa facile e indolore operazione di screening - una vasta operazione di prevenzione su di una gravissima patologia, fortemente invalidante, se non addirittura mortale. L'indagine si effettua con una semplice ecografia delle carotidi al collo, assolutamente innocua e indolore.

La relazione dell’Illustre Relatore è stato davvero illuminante non solo ai fini della conoscenza medico-scientifica, ma soprattutto per l’esposizione vivace, fortemente erudita e pregna di saldi e forti principi rotariani.

Il Prof. De Donato ha indicato lo scopo comune e la guida necessaria a cui deve sempre tendere il Rotary: essere di esempio, sviluppare progetti tesi al bene, informare e coinvolgere le Istituzioni a cui non ci si deve mai sostituire.

Essere di esempio e di supporto, questo sì!

Molti soci entusiasti per la relazione e per la grande “lezione di Rotary” sono intervenuti per salutare, congratularsi e per fare domande, alle quali il Prof. De Donato ha risposto molto cordialmente e disponibilissimo.

Ha concluso la serata il Nostro Lino Pignataro con riflessioni sul Rotary, i principi fondamentali intesi a guidare i soci nelle loro attività professionali e in quelle condotte al servizio dell’organizzazione, nonché i progetti e le iniziative che i Club intraprendono per migliorare le condizioni di vita all’interno delle loro comunità e in tutto il mondo per promuovere la comprensione e la pace tra i popoli.

 

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09/03/2015 - La prevenzione dell’ictus: "Why Rotary No-ictus screening Program"

Prof. Dott. Gaetano de Donato
Introduce Luigi D’Ambrosio Lettieri

Carmen Russo

 

 

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La prevenzione dell’ictus: "Why Rotary No-ictus screening Program"

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Rotary Bari Sud

"Farmaci e salute"

Lunedì 9 febbraio 2015 al Rotary Club Bari Sud, il rapporto tra farmaci e pazienti ha costituito l’argomento della relazione del Sen. Dott. Luigi d’Ambrosio Lettieri, Socio del Nostro Club, che ha fatto da preludio alla conferenza del Prof. Luca Pani, Direttore generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco, che ha relazionato, grazie alla sua straordinaria competenza ed esperienza nel settore, su: “Farmaci e salute”. La serata rotariana Interclub con il Rotary Club Bitonto Terre dell’Olio, presieduto da Netty Paradiso, ha avuto inizio con il rituale tocco di campana, il saluto alle bandiere, le comunicazioni di segreteria del Nostro impeccabile Gennaro Ranieri.
Numerosi i Soci e gli Ospiti che hanno partecipato a questa serata di eccellenza, tra cui il dott. Sergio Liberatore, Amministratore Delegato della IMS Health, e il Segretario Distrettuale 2120 dott. Vito Valente.
Il Presidente Francesco D’Alessandro, dopo aver ringraziato Netty Paradiso per aver concorso alla organizzazione della riunione, ha presentato e introdotto i due Relatori, ai quali ha passato subito la parola per entrare nel vivo della tematica della serata.

Il Senatore D’Ambrosio Lettieri, membro della 12ª Commissione permanente del Senato della Repubblica “Igiene e sanita”, ha parlato del “farmaco” come promessa di salute per guarire, ma anche per non ammalarsi e per garantire il benessere psicofisico.
Il Senatore ha proposto alla Platea delle slides e ha evidenziato la necessità di migliorare il rapporto tra farmaci e pazienti, la conoscenza dei medicinali da parte del paziente che li assume, per garantire il più alto livello di salute della collettività e una giusta ottimizzazione delle risorse disponibili.
Il percorso di innovazione della governance del sistema sanitario si fonda sulla sinergia tra medico-paziente-farmacista: la formazione e l’informazione da parte dei medici e dei farmacisti in favore dei pazienti riduce gli sprechi che, inevitabilmente, si producono quando i farmaci vengono usati male e/o si ricorre erroneamente alla ospedalizzazione.
In questo processo di riorganizzazione i cittadini devono poter contribuire concretamente, chiedendo provvedimenti e leggi adeguati per il rafforzamento della farmacovigilanza, per la riorganizzazione delle cure primarie e per integrare l’offerta dei servizi sanitari.
Il Presidente Pani ha ribadito che uno degli obiettivi strategici dell’Agenzia Italiana del Farmaco è proprio quello di contribuire alla tutela della salute attraverso l’uso sicuro e appropriato dei farmaci, perché quest’ultimi non sono l’unico strumento per la salute, atteso che la maggior parte delle malattie croniche (cardiovascolari, metaboliche ecc.) potrebbe essere evitata adottando stili di vita corretti e con un’adeguata prevenzione.
La prevenzione andrebbe a determinare un taglio di costi, i quali ben potrebbero costituire risorse per le innovazioni terapeutiche e i bisogni di salute non soddisfatti.
La tematica “Farmaci e salute” va, inoltre, letta alla luce dei “grandi numeri” della spesa farmaceutica nazionale (circa 20 milioni di euro nei primi nove mesi del 2014) e del mutamento dell’intero sistema sanitario per la naturale combinazione di una serie di fattori complessi, quali p.e.s i cambiamenti climatici, l’invecchiamento della popolazione, l’antibiotico-resistenza, il riemergere di patologie che si ritenevano debellate, ecc…
L’Agenzia Italiana del Farmaco è impegnata a tutelare la salute dei cittadini, garantendo l'accesso al farmaco e il suo impiego sicuro, difendendo i valori della ricerca scientifica (es. caso Stamina) contro ogni tentativo di deregolamentazione e delegittimazione delle Istituzioni e del sistema sanitario nel suo complesso, promuovendo la ricerca indipendente, favorendo consulenza scientifica, adottando nuove modalità di valutazione dei rapporti rischio/beneficio e prezzo/beneficio e di negoziazione del prezzo con le aziende, finalizzate a un accesso razionale e programmato ai farmaci innovativi.
Tutto questo sempre in favore dei cittadini, a cui l’Agenzia ha rivolto (e ha in cantiere) diverse iniziative di comunicazione.
I Soci e tutti i partecipanti hanno potuto apprendere dettagliate e precise informazioni, formulare domande e soddisfare alcune loro curiosità.
Lino Pignataro, Assistente del Governatore, ha concluso la bella e interessante serata ricollegandosi al Rotary e al Suo spirito solidale, nonché alla determinazione e all’impegno che i Rotariani mettono per il raggiungimento di obiettivi e operazioni molto difficili, grazie alla loro disponibilità e capacità professionale.
Febbraio è il mese dell’intesa e della comprensione mondiale, per l’ottenimento delle quali bisogna essere uniti e far si che tante professionalità e intelligenze si sintonizzino su un’unica frequenza per intendersi e per collaborare, a livello mondiale: la ruota del Rotary gira con ampio respiro e dimensione planetaria!
Il collegamento è ad un’intervista del Prof. Pani, nella quale veniva evidenziato che il potenziale dato dalla collaborazione libera degli scienziati è tutto da dimostrare, ma è una prospettiva stimolante e potenzialmente rivoluzionaria.
Quindi, amore per il prossimo e intelligenza!
La ragione deve governare ogni intendimento amorevole nei confronti degli altri.
Lo slancio umanitario deve essere imbrigliato dall’intelletto: è con questo binomio che da 110 anni, attraverso l’amicizia e il servizio, noi rotariani cerchiamo di raggiungere lo scopo principale del Rotary: la Pace.

 AA. VV.

 

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Sen. Dott. Luigi d'Ambrosio Lettieri e Prof. Luca Pani

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