Il Presidente, dopo le usuali notizie di segreteria, passa la parola a Giuseppe De Ruvo, che ha promosso ed organizzato questa riunione, il quale introduce il relatore della serata Dott. Felice Giusti, medico cardiologo, di grandi doti professionali ed umane, che lo hanno condotto a scrivere un libro dal titolo “Non mi senti”. Il Dott. Giusti, quindi, passa ad illustrare – in sintesi - la storia, narrata nel libro, che, tra realtà e fantasia, prende le mosse da quando la malattia di Alzheimer estingue la memoria di un uomo. I suoi tre figli, che sono in bilico tra la paura e il desiderio di conservare qualche brandello di una vita, osano strappare il velo del non-ricordo. Con l’aiuto di una tecnologia avveniristica si avviano alla ricerca di ricordi perduti, su un sentiero inesplorato, irto di interrogativi che scavano nelle loro coscienze. Ma la scienza oltrepassa le aspettative travolgendo i tre fratelli tra euforia e smarrimento, costringendoli a riscrivere la realtà.
Così, accade che, come in un giallo, un passato sorprendente si legherà a un futuro possibile. Una avventura, intrecciata tra la realtà fatta di sensi di colpa e tenerezza e la fantasia frammista ai ricordi e sorprese, che induce a riflettere sul senso della vita.
La vicenda si ispira a una storia realmente vissuta da un amico personale dell’autore, oltre che alle esperienze maturate a contatto con i pazienti affetti dalla malattia di Alzheimer.
Brani del libro vengono letti con commossa partecipazione dall’attrice Apollonia Netti.
Si passa quindi agli interventi programmati sul tema della medicina del futuro, da parte dei medici D. Pirolo, neurologo, R. Lagioia e T. Micelli Ferrari, oculisti, i quali, ognuno dal proprio angolo di visuale, si soffermano sulla imprescindibilità degli apporti della tecnologia in medicina, apporti che devono essere comunque finalizzati a far vivere meglio i pazienti senza di per sé prescindere dall’indispensabile ruolo dell’uomo – medico.
Significativo l’intervento dell’editore Gino Dato, cui il Presidente D’Alessandro ricorda il passato di “direttore” della rivista “Il Marsupiale” del Liceo Orazio Flacco. Alcuni dei soci presenti ritengono di formulare domande cui il relatore risponde con cortese sintesi.
Tocco di campana e tutti a casa.
Francesco D’Alessandro