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"Matera, da vergogna nazionale a Capitale Europea della Cultura 2019: storia di una rinascita"

 

Matera, da vergogna nazionale a Capitale Europea della Cultura 2019: storia di una rinascita. È questo il tema della relazione dell’Avv. Raffaello De Ruggieri, Presidente della Fondazione Zètema di Matera e socio fondatore del Circolo culturale La Scaletta di Matera, nella serata organizzata dai Club Rotary Bari Sud e Bari il 10 novembre 2014. Per introdurre l’ospite alla platea, il Presidente del Club Rotary Bari Sud, Avv. Francesco D’Alessandro, pronunciando una frase di Nelson Mandela: “un vincitore è un sognatore che non ha mai smesso di sognare e non si è mai arreso” ha ben descritto l’Avv. De Ruggieri che da sempre coltiva il sogno di valorizzare la sua terra, dedicando tempo e passione.

Nel 1959, infatti, con un gruppo di giovani volenterosi materani, fondò il Circolo Culturale La Scaletta che inizialmente si occupava dello studio e del censimento delle chiese rupestri del territorio ed ora è una attenta fucina di cultura ad ampio spettro.

L’illustre relatore, interessando la platea, ha raccontato, con le parole di Pierre Boulez, che “la cultura rende inevitabile ciò che è altamente improbabile”. Infatti, il successo della candidatura di Matera a Capitale Europea della Cultura 2019 fino a qualche decennio fa era inimmaginabile. Basti pensare che, negli anni ’50, la città si trovava in una tale condizione di degrado e povertà per le scarse condizioni igienico-sanitarie dei Sassi da balzare agli onori di cronaca a livello nazionale come la “questione Matera”, sollevata prima dal leader comunista Palmiro Togliatti e poi dal Presidente del Consiglio dell’epoca Alcide De Gasperi.Per il primo, i Sassi erano “l’infamia nazionale”, per il secondo, una “vergogna nazionale”.

La designazione a Capitale Europea della Cultura quindi – secondo il racconto di De Ruggieri- non è stato un traguardo casuale ma il risultato di una lunga marcia, di un lavoro che dura da anni e che è stato possibile grazie al coinvolgimento di tutta la collettività. Si è riusciti – afferma De Ruggieri - “a distillare l’orgoglio dell’appartenenza ai cittadini”, risvegliando la consapevolezza che, pur avendo vissuto un periodo di grigiore negli anni ’50, “non eravamo figli della miseria ma figli di una terra feconda, magnetica, radioattiva, fascinosa ed anche energetica”.

Quel territorio viene descritto da personaggi straordinari come Carlo Levi che parla di “dolente bellezza”, Pier Paolo Pasolini che ne scopre “il sole, il sole vero, il sole ferocemente antico” o, successivamente, Pietro Consagra che definisce Matera come “la città della Bellezza”.

In questo complesso contesto socio ambientale, il Circolo culturale La Scaletta ha realizzato un percorso di lavoro, iniziato prima con un’attività di studio e scoperta del patrimonio culturale del territorio, tra cui la Cripta del Peccato Originale nel 1963, e, successivamente, ha dato vita ad una attività di recupero e valorizzazione del territorio. Non è mancato neanche l’impegno in politica.

Ricorda infatti De Ruggieri che il Circolo ha generato due sindaci, alcuni assessori comunali e provinciali, un consigliere regionale che si sono battuti per ottenere leggi e provvedimenti sempre con l’unico obiettivo di salvare i Sassi dall’abbandono. L’azione del Circolo è stata strategica anche per l’ottenimento della Legge 771/86 di recupero dei Sassi, fondamentale per Matera, una legge rivoluzionaria con cui lo Stato finalmente riconosce il particolare interesse nazionale dei Sassi. Altrettanto importante è stato nel 1993 il riconoscimento, da parte dell’Unesco, dei Sassi come patrimonio mondiale della umanità.

Dopo gli anni dello studio, della politica, l’impegno del Circolo e dell’Avv. De Ruggieri è continuato e continua nella società civile. Un “lavoro civile, una missione civica” la definisce De Ruggieri che ha portato alla nascita nel 1998 della Fondazione Zètema con l’obiettivo di attuare un “inedito modello di azione culturale in grado di coniugare il valore dell’autonomia con quello della qualità dei progetti” con la consapevolezza che la cultura crea sviluppo.

Negli anni successivi, la Fondazione Zètema si è impegnata a restaurare ed aprire al pubblico la Cripta del Peccato Originale, a realizzare il Musma, unico museo in grotta dove la “creatività plastica ritorna nel ventre materno” e la Casa di Josè Ortega, spazio espositivo dedicato ai bassorilievi policromi del pittore spagnolo che aveva vissuto a Matera. Realizzazioni che sono state possibili grazie alla validità dei progetti e che per questo hanno trovato i fondi necessari anche al di fuori della Regione, come nel caso della Casa di Ortega che è stata realizzata con l’aiuto del progetto Terzo Valore lanciato da un importante istituto finanziario nazionale.

Questa esperienza è, secondo De Ruggieri, la conferma che “nel Mezzogiorno ci sono più soldi che progetti e che se hai un progetto di qualità riesci a catturare i soldi”. Nel caso del percorso realizzato dalla Fondazione Zètema soltanto il circa 13% delle risorse necessarie per gli investimenti è provenuto dalla Regione Basilicata mentre il resto è stato recuperato attraverso la partecipazione a bandi per l’8 per mille e per il 5 per mille ed a concorsi banditi da istituzioni come l’Acri, la Fondazione per il Sud. Tutto questo percorso, insieme alla forza della città, alle sue caratteristiche hanno fatto vincere Matera conquistando l’attenzione dei Commissari della Commissione Europea. Questi ultimi hanno premiato il lungo cammino della città caratterizzato da un processo condiviso di riappropriazione dei valori identitari del territorio, dal restauro urbanistico-ambientale dei Rioni Sassi, dalla convinzione che la cultura è produzione, diffusione e scambio e non già consumo ed acquisto.

Dopo la interessante, appassionata, a tratti commuovente, relazione dell’Avv. De Ruggieri, lungo e motivato anche il dibattito. Tra gli intervenuti: l’assessore Silvio Maselli del Comune di Bari, i soci Francesco Campanale e Valentino Valentini, l’ing. Vito Labarile, il Presidente di Confindustria Michele Vinci, il DGN Luca Gallo, la giovanissima Alessandra Porcari, socia dell’Interact di Matera e del Circolo culturale la Scaletta. Coinvolgente l’intervento del Past Governor Titta De Tommasi che ha sottolineato la tensione morale delle parole di De Ruggieri: “al di là del racconto, assolutamente sincero e senza trionfalismi di sorta dalle sue parole viene fuori questa capacità consolidata di trasmettere questa emozione da cui è derivato tutto… io l’ho sentito tante volte… quello che ha detto questa sera, nel giorno della vittoria, lo ha sempre detto perché era certo di questo risultato”.

Al termine del dibattito Antonella Calderazzi, Presidente del RC Bari, ha ringraziato il relatore per la magnifica serata complimentandosi per il costante impegno profuso in questi anni teso al raggiungimento di questo risultato ed ha poi passato la parola a Lino Pignataro, Assistente del Governatore, che ha porto i saluti di Luigi Palombella a tutti i presenti ricordando che anche questo è un tassello utile alla “costruzione del bene comune”.

La serata dedicata all’esperienza dell’Avvocato De Ruggieri e alla rinascita della città di Matera è stata di grande ispirazione per i presenti ponendo anche una seria riflessione sulla ricerca dell’identità dei nostri luoghi e su come poter replicare nel contesto meridionale un percorso virtuoso di sviluppo basato sulla cultura.

Michele Sarra

 

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Avv. Raffaello de Ruggieri, Presidente Fondazione Zetema di Matera e socio fondatore del Circolo La Scaletta di Matera
Interclub con RC Bari

 

 

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Matera, da vergogna nazionale a capitale europea della cultura: storia di una rinascita

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