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Rotary Bari Sud

Riforme della Giustizia, organizzazione e diritti: una questione di governance?

Si è tenuta lunedì 30 marzo 2015 a Bari, presso il Palace Hotel, la riunione del Rotary Club Bari Sud “Riforme della Giustizia, organizzazione e diritti: una questione di governance?” che ha avuto come Relatori il Cons. Dott. Valerio Fracassi, Consigliere del CSM, e il Cons. Dott. Giuseppe Rana, Presidente Vicario della Quarta Sezione civile – Fallimenti del Tribunale di Bari. Presenti, per l’occasione, oltre ai Soci, le seguenti Autorità rotariane e civili: il dott. Pasquale Pignataro, Assistente del Governatore Rotary 2120, i PDG Rocco Giuliani, Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Taranto, e Mario Greco, già Magistrato di Cassazione, il Prefetto distrettuale Michele Simone, la Presidente del Club Bari Antonella Calderazzi, la Presidente del Rotary Club Bitonto Terre dell’Olio Netty Paradiso, il Consigliere del CSM Prof. Avv. Paola Balducci, ed i Magistrati Cons. Dott. Riccardo Greco (del Rotary Bari Ovest e Presidente del Tribunale per i Minorenni di Bari), Cons. Dott. Domenico De Facendis (Presidente del Tribunale di Foggia), Cons. Dott. Antonio Civita, Presidente di sezione del tribunale di Foggia, Cons. Dott. Jolanda Carrieri, Cons. Dott. Concetta Potito (Presidente della Sezione di Bari della ANM), Cons. Dott. Alberto Binetti, Cons. Dott. Salvatore Casciaro, Cons. Dott. Silvia Daloiso, Cons. Dott. Isabella Ginefra, Cons. Dott. Patrizia Rautiis, gli Avvocati: Anna Losurdo (componente CNF), Gaetano Sassanelli (Presidente della Camera Penale – Bari), Floriana Rendina (Presidente della Camera Civile di Bari), Alberto Di Cagno (del Rotary Bari), Mario Fasano.

 I saluti di rito e una breve introduzione dell’argomento da parte del Presidente Francesco D’Alessandro, nonché le comunicazioni di segreteria di Gennaro Ranieri, hanno preceduto la lettura del curriculum del dott. Giuseppe Rana, primo Relatore dell’incontro.

Giuseppe Rana, classe 1961, è in magistratura dal 1987 e attualmente ricopre l’incarico di Giudice presso la Quarta Sezione Civile – Fallimenti – del Tribunale di Bari.
Ha, tra l’altro, scritto in materia di processo civile e ordinamento giudiziario, occupandosi anche della formazione dei magistrati per conto della Nona commissione del CSM e della Scuola Superiore della Magistratura.
Fortemente interessato all’introduzione dell’innovazione tecnologica nella Giustizia, ha coordinato uno dei primi laboratori sperimentali per l’attuazione del Processo Civile Telematico, divenendo dal 2010 al 2013 componente della Struttura Tecnica per l’Organizzazione presso il CSM. Ha recentemente pubblicato, per i tipi di Aracne, un libro dal titolo“La Governance della Giustizia Civile. Processo, organizzazione e diritti”.
Il dott. Rana, partendo dall’aspetto negativo attualmente più evidente, e cioè dalla lentezza dei processi, ha parlato di come la situazione economica attuale e il correlato “taglio” alle risorse abbiano influenzato il sistema Giustizia, sistema che dal piano normativo, e poi giurisprudenziale, si è spostato a quello delle prassi condivise e all’autoregolamentazione.
La riflessione si è incentrata sulla possibilità di ammettere una governance che riesca a conciliare l’importanza della “qualità del giudizio” con un sistema complessivamente più celere ed efficiente.
Per fare questo è necessario un nuovo assetto del sistema che vada a coinvolgere tutti i livelli di organizzazione: dai giudici e avvocati (livello tecnico), alla direzione degli uffici giudiziari, fino alle Istituzioni.
In questo momento storico di defaillance economica per tendere ad una situazione migliore e di sviluppo bisogna partire, sempre nel rispetto dei principi costituzionali del processo e dalle sue garanzie fondamentali, dalla riflessione comune e dalla condivisione, entrambe tese alla riorganizzazione in senso manageriale e “ordinamentale”.
Il motore della nuova governance della Giustizia è rappresentato proprio dalla volontà degli operatori di cambiamento e crescita, di condivisione delle buone prassi, e dei cittadini che prendono coscienza del sistema, delle nuove tecniche e sinergie.
In quest’ottica deve essere “rivisitata” anche la figura del giurista che oltre alle competenze giuridiche, deve saper organizzare e gestire, sopratutto con particolare riferimento all’autoregolazione e alla condivisione delle buone prassi organizzative.
Il Presidente D’Alessandro ha introdotto il secondo Relatore dando lettura del Suo curriculum vitae.
Il Cons. Valerio Fracassi è nato nel 1955 ed è in magistratura dal 1981. Pretore a Camposampietro e ad Ostuni, Giudice Penale presso il Tribunale e la Corte di Assisi di Brindisi, Consigliere della Corte di Appello e della Corte di Assise di Appello di Lecce. Estensore di numerose ed importanti sentenze sulla criminalità organizzata.
E' stato per quattro anni referente informatico distrettuale e, negli anni 1999-2000, componente del consiglio giudiziario. Presidente della Sezione GIP del Tribunale di Brindisi è stato eletto nel 2014 al Consiglio Superiore per la Magistratura.
Segretario Nazionale dei Movimenti Riunti per la Giustizia, ispiratore di AREA di cui è capo gruppo nel CSM.
Il dott. Fracassi è stato complementare con la relazione precedente pur soffermandosi su elementi diversi e sulla necessità di interventi normativi e strutturali che riguardano il processo, la scelta degli interessi meritevoli di tutela, e la struttura degli uffici.
È importante riuscire a realizzare una “gestione partecipata” che chiama tutti ad un ruolo attivo nella costruzione della risposta giudiziaria.
In tema di organizzazione ed efficienza non va sottaciuto che la giurisdizione non è un’azienda, atteso che la sua organizzazione è necessariamente vincolata ad alcune rigidità di obiettivi e procedure che discendono da principi della Costituzione e che la distinguono dalla flessibilità del modello aziendale.
Tutti chiedono e pretendono una maggiore efficienza e, quindi, una sollecita risposta alla domanda di giustizia, ma questo non deve portare a identificare il funzionamento ottimale del sistema giudiziario con la capacità di “produrre” di più.
Un sistema che funzioni deve assicurare una qualità della decisione (una decisione “giusta”, che è anche una decisione presa nel rispetto delle garanzie dei soggetti coinvolti) e, dunque, ripensare i propri moduli organizzativi non in funzione della mera quantità ma anche della qualità delle decisioni, che non può essere sacrificata alla quantità.
La sfida organizzativa è, dunque, quella di coniugare l’esigenza della qualità di una risposta giudiziaria, qualità che presuppone un vincolo inderogabile di indipendenza e autonomia, con la necessità di ottenere comunque una risposta in tempi ragionevoli.
Una risposta in tempi rapidi ma qualitativamente scadente è denegata giustizia al pari, però, di una risposta qualitativamente elevata, ma che arrivi con intollerabile ritardo ovvero con costi spiegabili solo con una organizzazione inadeguata.
Alle relazioni è seguito un dibattito con interventi dei PDG Giuliani e Greco, nonché dei Magistrati Domenico de Facendis e Riccardo Greco, dell’Avv. Gaetano Sassanelli e dei soci Francesco Colonna Venisti, Giovanni de Pergola e Valentino Valentini.

La conclusione come per prassi è stata di Lino Pignataro, Assistente del Governatore Luigi Palombella.
Lino ha porto i saluti del Governatore, rivolti, in particolare, al Consigliere Fracassi ai cui genitori è stato legato da rapporti di amicizia e di colleganza, e si è, quindi, complimentato con gli Oratori per la trattazione dell’argomento della serata e con il Presidente D’Alessandro per l’organizzazione dell’importante serata relativa alla tutela dei diritti, tema assai caro al Sodalizio teso alla costruzione del bene comune e all’Amicizia e alla Pace nel mondo.

In tal senso l’Assistente del Governatore ha voluto ricordare i 70 anni di attività dell’UNESCO, la sua complementarità con il R.I e la partecipazione ai festeggiamenti a Parigi da parte del Presidente del Rotary International Gary C.K. Huang, festeggiamenti che sono stati tra la domenica delle Palme e quella della Santa Pasqua 2015.

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30/03/2015 - Riforme della Giustizia, organizzazione e diritti: una questione di governance?

Cons. Dott. Valerio Fracassi, Consigliere del CSM, e Cons. Dott. Giuseppe Rana

Carmen Russo

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Riforme della Giustizia, organizzazione e diritti: una questione di governance?

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