PIANO STRATEGICO
2019-2022
Presidenti:
Roberto SCARAVAGLIONE 2019-20
Gennaro RANIERI 2020-21
Giancarlo CHIAIA 2021-22
Premessa
La pianificazione strategica è necessaria ai soci del club per sviluppare un piano generale che consenta di stabilire obiettivi e traguardi a lungo termine. Per questo motivo il processo di pianificazione include vari punti di vista per assicurare lâimpegno a lungo termine di tutti gli effettivi.
Il Piano Strategico di Club, quindi, si propone quale utile strumento di pianificazione delle attivitĂ a lungo termine (oltre lâanno rotariano in corso) per permettere alla dirigenza attuale e futura di avviare, condurre e portare a termine i programmi che il club intende perseguire.
Lo strumento di programmazione operativo che si pone immediatamente a valle del Piano Strategico è il Piano Direttivo di Club, nel quale sono contenute le modalitĂ di organizzazione del Club e le metodiche di realizzazione degli obiettivi annuali. Pertanto, il Piano Direttivo è uno strumento operativo della durata coincidente con lâanno rotariano. I due livelli di pianificazione citati, recepiscono lo statuto ed il regolamento di Club, oltre che il âModulo Club Efficientiâ, nel quale sono descritti gli obiettivi minimi trasmessi al Governatore distrettuale per ogni anno rotariano. I dirigenti di Club devono perciò studiare con attenzione questa risorsa e pianificare lâordine del giorno di qualsiasi riunione indetta in coerenza con quanto stabilito dal presente Piano Strategico di Club.
Metodo e Procedure
Il processo di pianificazione strategica è correttamente eseguito prevedendo che il Presidente in carica, il Past-President, il Presidente In-coming e il Presidente Eletto insieme al Consiglio Direttivo, collaborino per costruire una banca di idee e progetti, tra cui poi definire e condurre a termine le attivitĂ previste durante lâanno. Definito lâambito di lavoro, queste attivitĂ devono essere eseguite coinvolgendo il Past-President per le attivitĂ giĂ avviate ed il Presidente Incoming e il Presidente Eletto per le attivitĂ a lungo termine. Questo processo deve prevedere anche la definizione di tempi, costi e qualitĂ del risultato. Durante le sedute di pianificazione strategica, si includerĂ una vasta gamma di prospettive tenendo in considerazione tutte le idee proposte. Il Presidente dellâanno in corso, prima di deliberare definitivamente il Piano Strategico avrĂ cura di coinvolgere dirigenti passati, attuali ed entranti, sottoponendone la bozza. Il primo passo del processo di redazione del Piano Strategico è quello che induce la dirigenza del Club a riflettere sui modi in cui gli obiettivi del club sono in linea con quelli del Distretto e del Piano Strategico del RI. Per fare ciò, occorre effettuare unâanalisi dello stato di fatto delle attivitĂ per poi pianificare gli obiettivi a lungo, medio e breve termine. I primi sono relativi allâarco temporale di almeno un triennio rotariano, i secondi riguardano almeno due annualitĂ ed i terzi sono riferiti a progetti le cui attivitĂ devono esaurirsi nellâarco dellâanno rotariano.
Punti di forza
Il Club, fondato nel 1980, è composto da 90 soci effettivi, e di 2 soci onorari, appartenenti a diverse categorie professionali con una formazione di livello medio alto e notevoli esperienze professionali. In trentanove anni di attivitĂ si è distinto per aver espresso un Governatore, Pasquale Satalino, un Governatore designato per lâanno rotariano 2022/2023 Gianvito Giannelli, diversi assistenti dei DG e presidenti di commissioni distrettuali, nonchĂŠ per aver partecipato a progetti di service di rilevanza internazionale (in partecipazione con il distretto 2120 di appartenenza) e progetti locali che hanno avuto un buon impatto sul territorio.
La compagine degli effettivi presenta unâetĂ media relativamente alta con una buona propensione alla partecipazione ed un buon livello motivazionale ma comunque aperto e disponibile alla ricezione di idee nuove e procedure snelle. Le attivitĂ si svolgono coinvolgendo sia il Past-President che il Presidente Incomig, in modo da garantire una conduzione triennale delle attivitĂ del club, insieme al Consiglio Direttivo. Questo è composto da: Presidente, Vice-Presidente, Segretario, Prefetto, Tesoriere, e tre consiglieri. La figura dellâIstruttore di Club è scelta tra i Past-President o tra coloro che hanno partecipato con maggiore assiduitĂ alla vita di Club, ed ha il compito di supportare nelle procedure il Consiglio Direttivo e di porsi come punto di riferimento nella formazione rotariana dei soci.
Le Commissioni di Club, lavorano in contatto con la dirigenza del club ed i cui Presidenti sono scelti dal Presidente di Club. Dal punto di vista della comunicazione è attivo il sito internet del Club ed esiste anche un profilo Facebook del Club aggiornato e monitorato. Sarà anche creato un sito youtube per i filmati riguardanti il club.
Il Consiglio Direttivo è convocato almeno una volta al mese dal Presidente e dal Segretario per programmare le attività da svolgersi. La situazione finanziaria è monitorata dal Tesoriere che dà riscontro al Presidente ed al Segretario dello stato della cassa. Il Tesoriere formula il bilancio preventivo e quello consuntivo discutendoli con il Consiglio Direttivo e, successivamente, in assemblea di Club. Il Segretario tiene aggiornata la situazione dei soci e la comunica al distretto entro il 27 del mese, partecipa alle attività di programmazione, supporta ed assiste il Presidente ed il Consiglio Direttivo.
Il Prefetto, infine, supporta il Presidente ed il Consiglio Direttivo nellâorganizzazione degli eventi e nella registrazione delle presenze. Almeno una volta al mese sono organizzati eventi/gite che possano consentire la partecipazione delle famiglie e degli ospiti allâattivitĂ del Club.
A fronte di dette caratteristiche che esprimono potenzialità e positività , si registrano però altrettanti punti deboli. Questo piano si prefigge di analizzarne le cause di detti aspetti negativi e di mettere in campo tutte le azioni correttive necessarie a rendere maggiormente attrattiva la vita del club, trasformando i punti di debolezza in opportunità di miglioramento, di crescita e di cambiamento.
Punti di debolezza
Attualmente, tra alcuni soci, si registra spesso una scarsa âconsapevolezza dellâessere rotarianoâ dovuta probabilmente alla scarsa efficacia degli strumenti formativi messi a disposizione dei soci stessi. A questa si aggiunge anche una marcata assenza dellâeffettivo ai forum ed alle assemblee rotariane.
Pertanto, la formazione si pone, per quanto detto fino a questo punto, come elemento dâimportanza prioritaria per consentire comportamenti consoni alla migliore appartenenza e conduzione delle attivitĂ del Club nellâottica del servizio e delle cinque vie dâazione tratte dai fondamenti del Rotary. Spesso i soci si sentono poco coinvolti nelle attivitĂ , assumendo un sempre maggiore distacco dalla vita del Club. Detto comportamento è molto negativo alla vita dei soci e del club e pone le basi per la progressiva probabile fuoriuscita dallo stesso.
Occorre, quindi, porre rimedio a tutto ciò attraverso un maggior coinvolgimento e informazione sulle attivitĂ . âDobbiamo sentirci tutti amici, perchĂŠ siamo unâunica squadraâ.
La vita di club si svolge tra i soci durante le riunioni con signore ed eventuali ospiti; di piĂš però si può fare per il coinvolgimento delle famiglie alla vita associativa. La famiglia è unâaltra potenziale fonte di informazioni e di suggerimenti da non trascurare per vivere meglio lâesperienza rotariana del servire in amicizia.
Inoltre, è importante curare lâimmagine del Club, attraverso la giusta comunicazione, per evitare che il rotary sia percepito come un circolo elitario. Ă importante inoltre effettuare una selezione attenta alla qualitĂ dei nuovi potenziali soci. In questâottica, è importante porsi verso lâesterno sempre come Club service e non come Ente di beneficenza, per non svilire la mission stessa del Rotary.
Sul tema dei soci diventa indispensabile anche proseguire nellâazione giĂ da tempo intrapresa di ringiovanimento dellâeffettivo, cooptando primariamente nel bacino del locale Rotaract con il quale vanno potenziate le collaborazioni e sinergie, in aggiunta, vagliando nella societĂ civile le possibili risorse presenti. Tutto ciò per ridurre il rischio che i nuovi Soci abbandonino il Club in un arco di tempo troppo ristretto per conoscerne il Rotary e la sua mission.
Per cui è necessario che lâIstruttore di Club predisponga un programma di formazione attraverso relazioni su argomenti che riguardano i fondamenti del Rotary, in modo che ciascun socio sia sempre sollecitato ad assumere comportamenti consoni allâessere rotariano e possa fornire utili suggerimenti sulla conduzione del club.
I soci vanno coinvolti in vario modo: come membri delle varie commissioni di Club, come relatori su argomenti di cui siano buoni conoscitori, come supporto nei service e nelle varie attivitĂ del Club. A cadenza regolare, utilizzando canali diversi (riunioni, mail, chat o gruppi social) deve essere effettuato un breve riepilogo sulle attivitĂ e sui progetti in fase di realizzazione al fine di informare costantemente i soci.
Si propone inoltre, la programmazione di eventi âfuori ordinanzaâ e cioè riunioni conviviali con le famiglie fuori dalla sede sociale, attivitĂ culturali (visite guidate, concerti, ecc.) ed eventi tali da migliorare la coesione tra i soci e le loro famiglie. Anche la semplice âpizzaâ, in forma conviviale, può essere unâottima occasione per rafforzare lâeffettivo e le relative famiglie.
Piano strategico
Il presente Piano Strategico tiene conto del passato per costruire il futuro del Club, e pertanto, dopo averne analizzato gli aspetti piĂš intimi delle dinamiche e dellâorganizzazione, prospetta le azioni migliorative di larga massima, rimandando al Piano Direttivo quelle operative, al fine di perfezionare e, talvolta, cambiare lâimmagine del Club, attraverso una ricetta che potenzi la coesione tra i soci e che realizzi quanto piĂš possibile i progetti pianificati, migliorando la comunicazione esterna.
Azione verso le comunitĂ
Per quanto riguarda lâazione verso la comunitĂ , occorre puntare ad aumentare lâimpatto del Rotary nella nostra comunitĂ attraverso
Lâeradicazione della polio resta la piĂš grande sfida del Rotary.
Nei prossimi anni abbiamo la possibilitĂ di aumentare lâentitĂ delle donazioni attraverso lâintervento moltiplicatore della Fondazione Bill Gates, che assicura un contributo di ben due dollari per ogni dollaro raccolto. Occorre, pertanto, organizzare service per tale finalitĂ dandone ampia comunicazione. Eâ un regalo che dobbiamo ai nostri bambini, ovunque si trovino, oggi e per sempre.
A parte lâimpegno confermato e rafforzato in questa campagna, occorre ampliare la portata di azione del club attraverso la creazione di opportunitĂ per coinvolgere piĂš persone e organizzazioni, quali ad esempio aumento degli interclub e dei service, preferendo quelli di grande risonanza esterna.
Azione interna
Per quanto riguarda lâazione interna, il primo obiettivo è di assicurare la stabilitĂ dellâorganico del club. Per far ciò, è necessario rendere attrattiva la vita del club in modo da rendere gradevole e stimolante la frequenza.
Per assicurare e possibilmente aumentare la frequenza bisogna però migliorare il coinvolgimento dei soci e dei partecipanti e di vivere unâesperienza soddisfacente con il Rotary. A tale scopo occorre, da un lato, programmare attivitĂ conviviali per migliorare lâaffiatamento quali: gite (una al mese circa), interclub (uno al mese circa), su temi di grande interesse e con relatori di chiara fama, eventi conviviali (uno al mese circa).
Occorre inoltre programmare attivitĂ destinate alla formazione e informazione su questioni di carattere generale, come relazioni su temi di interesse ed attualitĂ , coinvolgendo relatori di chiara fama, ma anche soci o rotariani, in qualitĂ di moderatori o di relatori. Occorre altresĂŹ prestare attenzione alla formazione rotariana, con il supporto degli Istruttori di Club e dei past president, oltre che dei PDG attraverso incontri e assemblee e anche riunioni al caminetto.
Lâobiettivo è di rinnovare continuamente la motivazione e lâinteresse dei soci e attrarne di nuovi, anche attraverso il coinvolgimento della famiglia quando possibile. Il Rotary, infatti, non è, e non deve essere in concorrenza con la famiglia ma, piuttosto, ne deve essere unâintegrazione.
Occorre rafforzare il legame di amicizia e di collaborazione tra i soci costruito negli anni precedenti, e la sintonia con e tra i nostri coniugi, che insieme a noi condividono i molti momenti di vita rotariana.
Nel rispetto dei principi rotariani della diversità , è necessario puntare ad un effettivo assortito per genere, età e professione. Per fare questo occorre aumentare la nostra capacità di adattamento ai cambiamenti della società in cui ciascuno socio deve operare garantendo una governance efficiente, flessibile ed efficace.
Eâ inoltre auspicabile favorire lâingresso di nuove socie, come ci chiede il Rotary international, partendo dal sistema delle classifiche per trovare le professionalitĂ che mancano al nostro club, assicurando le diversitĂ di etĂ , di genere, di professioni.
In altre parole, occorre cercare di individuare e cooptare rotariani e non semplici soci. La forza del Rotary è lâunitĂ e lâamicizia, insieme a condivisione, concordia, integritĂ . Questo è il primo obiettivo da perseguire attraverso la formazione e lâaffiatamento.
Particolare attenzione dovrĂ essere rivolta anche alle donne degli Inner Wheel, cercando di incrociare piĂš spesso nelle nostre attivitĂ tali club. ll coinvolgimento delle famiglie, di nuovi soci, dei Rotaractiani, delle Innerine, potrĂ portare sicuramente una migliore fruibilitĂ e flessibilitĂ nel club, nuovi stimoli e nuova linfa vitale.
Azione giovani
I giovani sono il nostro naturale obiettivo, sono il futuro, la continuità . Per questo grande spazio deve essere loro riservato. Non dimentichiamo che obiettivo del Rotary International è di cooptare soci giovani, il cui naturale bacino è costituito dai rotaractiani, dai partecipanti al Ryla, allo Scambio giovani, alle borse di studio, ai service.
Occorre, quindi, cooptare giovani professionisti da ricercarsi allâinterno delle comunitĂ , e coinvolgerli in attivitĂ di servizio. Per fare questo è strategico avvicinare al club i giovani professionisti.
In particolare, di fondamentale importanza nel processo di rinnovamento e di crescita del Rotary è la collaborazione tra rotariani e rotaractiani (ora soci parificati a tutti gli effetti, dellâultima modifica introdotta nello statuto del R.I.). Occorre quindi favorire la loro partecipazione alla vita del club, e a loro, come rotariani, dobbiamo insegnare con lâesempio.
Azione professionale
Per quanto riguarda lâazione professionale, interpretando il vero spirito rotariano, occorre tendere ad utilizzare per i service le professionalitĂ interne, per la veritĂ di enorme potenzialitĂ , non limitandosi solo a contributi in denaro.
Dobbiamo, come richiesto dal Rotary Internazionale, anche incoraggiare e promuovere lâonestĂ nelle relazioni professionali e di affari, sviluppando lâetica professionale spesso dimenticata o sacrificata nel nome di una concorrenza eccessiva e di un individualismo esasperato.
Azione verso le istituzioni
Per quanto riguarda lâazione verso le istituzioni, occorre migliorare la percezione che allâesterno si ha del Rotary, visto spesso come un club elitario o una lobby di affari.
Bisogna, quindi, promuovere azioni di servizio del club con alleanze strategiche, e contatti adeguati, che ci proiettino positivamente nella societĂ civile, attraverso comportamenti trasparenti, condivisi e linguaggi comuni.
Affiancare il logo Rotary a quelli delle principali istituzioni sarebbe un bel successo. Occorre creare sinergie durature con le istituzioni e sul territorio attraverso interventi significativi che possano animare la vita della comunitĂ e lasciare un segno tangibile, attraverso progetti utili, riconoscibili e mirati, service di grande impatto e risonanza, idee attuali.
Per far questo, oltre ad impegnarsi nei grandi service internazionali ed in quelli distrettuali, per i service locali è opportuno trovare collaborazioni e attuare sinergie con altri club Rotary, Rotaract, Interact, Inner Wheel, in modo da realizzare service di maggiore consistenza, possibilmente di durata pluriennale.
Lâobiettivo finale del Piano Strategico è quindi di vivere un club maggiormente partecipato, con elaborazione e diffusione di idee, con maggiore democrazia e responsabilitĂ nei comportamenti, al fine di aggiungere al contempo la massima coesione possibile tra i soci e una migliore attrattivitĂ verso nuovi potenziali soci oltre che verso lâesterno, e di attuare service a vantaggio del bene comune di maggiore rilevanza e visibilitĂ .
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Ultima modifica: 18 Luglio 2015
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