“Errori ed orrori della lingua italiana”
Una folta presenza di soci, come non si vedeva da tempo, ha premiato l’interclub organizzato dal RC Bari Castello insieme a RC Bari, RC Bari Sud, RC Bari Mediterraneo e Rotaract. Argomento sempre di attualità, quello sull’uso della nostra lingua, trattato poi con arguzia e dovizia di esempi dai due relatori, Pasquale Bellini e Michele Mirabella.
Gli Italiani, esordisce P. Bellini, usano non più di 700 parole nel loro linguaggio quotidiano. Ci sono parole (come, ad esempio, sussiego) che non pronunciamo mai, fa notare M. Mirabella, il quale poi, con la sua consueta verve, ci ricorda che noi uomini non siamo come gli animali e non abbiamo una lingua innata (un cane non deve imparare ad abbaiare), ma dobbiamo studiarla e impararla e, perché no?, arricchirla e amarla. Una penuria di lessico, sottolinea M. Mirabella, equivale ad una penuria di idee e un deperimento della lingua porta inequivocabilmente ad un deperimento della civiltà. La lingua, dunque, va difesa e accuratamente tramandata, con una attenzione particolare anche al vernacolo e a quelle espressioni dialettali che sono sempre uno specchio di culture e abitudini locali assolutamente da custodire. La ricchezza del linguaggio si ottiene amandolo, ci ha ricordato M. Mirabella, che non ha mancato di criticare l’eccessivo e spesso immotivato uso di anglicismi (basti pensare ai vari lockdown e green pass, giusto per citare alcuni termini usati e abusati in questo ultimo periodo, senza dimenticare il job’s act e la spending review…).
Non poteva mancare un accenno ai terribili eventi di guerra in Ucraina, e magistralmente M. Mirabella, interpretando i sentimenti dei soci presenti, ha espresso solidarietà al popolo ucraino ed ha ricordato che la grande casa del Rotary sarà sempre vicino a quelli che soffrono.
Francesco Giordano