16 DICEMBRE 2019
Autorita’ Rotariane, Autorita’ civili, Autorità militari, caro don Franco, care amiche, cari amici, gentili ospiti,
a nome di Rossella e mio porgo a tutti voi il più caloroso benvenuto
Siamo così giunti alla festa degli auguri di Natale, che segna la metà dell’anno rotariano, vissuto sino ad ora con grande entusiasmo ed intensità; per questo, consentitemi di rivolgere un ringraziamento ai componenti del mio direttivo, che con grande impegno e spirito di servizio rotariano stanno assolvendo ai compiti che il club ha loro affidato, e senza dei quali nulla di quello che sino ad ora abbiamo fatto sarebbe stato possibile.
Un grazie anche a Roberta Epifani, addetta alla nostra segreteria di club, sempre efficiente, discreta, che ho voluto qui questa sera per condividere insieme a noi questo bel momento di convivialità.
La festa degli “Auguri di Natale”, come sappiamo, costituisce uno dei momenti più significativi del club; infatti, anche nella tradizione del Rotary, è un momento di riflessione su “pace, amicizia, solidarietà, tolleranza”
Purtroppo, il Natale dei nostri tempi tende sempre più ad essere un Natale consumistico; un Natale fatto di pubblicità, di grandi magazzini, del vendere e del comprare, a tutte le ore, senza sosta; insomma, un Natale più dell’apparire che dell’essere.
Questo non deve essere il nostro Natale.
I credenti sanno bene che il Natale va vissuto nel silenzio, nella riflessione e nell’ascolto, per poterne percepire il significato religioso più autentico.
Ma il Natale è anche quello dei valori.
I valori a cui mi riferisco sono quelli della famiglia, dell’amicizia, della pace, della fratellanza e della solidarietà.
Questo è il Natale di noi rotariani, di qualunque parte del mondo, credenti e non credenti, nel quale tutti ci riconosciamo,
Oggi, viviamo in un’epoca in cui prevale la sottolineatura dei diritti e nessuno si sofferma sui doveri verso gli altri.
Il Rotary, invece, ci richiama e ci tiene saldi ai valori etici della vita e del comportamento.
La nostra associazione, infatti, si richiama non solo a questi principi universali, che appartengono ad ogni credo e ad ogni cultura, indipendentemente da ogni etnia e diversità, e che trascendono il tempo, ma, anche, a standard elevati di comportamento: cioè, all’etica dell’eccellenza.
Aderire al Rotary, come sappiamo, è, infatti, una scelta dettata solo dalla condivisione di questi valori morali.
Se coltiviamo, invece, la cultura dell’apparire abbiamo identità rotariane deboli, indistinte; mentre, dobbiamo perseguire la cultura dell’essere, certo più impegnativa, ma che ci da identità rotariane forti, durevoli, riconoscibili.
Questa è la nostra bussola, la via da seguire.
La responsabilità del comportamento deontologico non è, infatti, solo del Presidente di club, ma di tutti i rotariani.
Sappiamo tutti molto bene che distruggere è facilissimo; basta pochissimo per distruggere un rapporto, per rovinare un’amicizia, per dissipare un patrimonio.
Difficile, molto difficile, è invece costruire; e per costruire ci vuole molto tempo, impegno, pazienza, equilibrio.
Noi rotariani siamo costruttori di pace ed operiamo per il bene comune, mettendo a disposizione degli altri il nostro tempo, il nostro sapere, il nostro impegno.
Dobbiamo essere di esempio per gli altri, e soprattutto per i giovani dei nostri club Rotaract ed Interact, esercitando la nostra leadershep con i fatti e non con le parole.
Ricordiamoci sempre che il nostro motto non a caso è “servire al di sopra di ogni interesse personale”; motto che deve essere scritto indelebilmente nei nostri cuori e nella nostra mente
Ricordiamoci sempre che questo è lo scopo per cui si sta insieme, la prima finalità del nostro sodalizio, la stella cometa che guida il nostro percorso.
E questo, non vale solo per Natale, ma per ogni giorno dell’anno.
Questo è il mio messaggio di Natale, questo è il mio augurio.
Buon Natale.