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Azione professionale ed etica rotariana

 

Il mese di ottobre è dedicato all’Azione Professionale e per questa occasione il Rotary Club Bari Castello ha organizzato con il Rotary Club Bari Sud l’Interclub “Azione professionale ed etica rotariana”. Il Dott. Mario Greco, Governatore 2011-2012 Distretto R.I. 2120 (Puglia e Basilicata), socio Rotary Club Putignano, ha spiegato il pensiero rotariano sull’Azione Professionale e sull’Etica rotariana, seconda Via di Azione.

“Il fatto che i soci rappresentino le varie professioni dà al movimento l’opportunità di proiettare i propri ideali etici ben oltre i limiti dei propri soci, raggiungendo le schiere di tutti coloro che sono impegnati nei vari mestieri, professioni o occupazioni al servizio della nostra società”, così sosteneva il fondatore Paul Harris.

Lo storico impegno del Rotary e, in particolare, l’affiliazione al Sodalizio si basa sulla capacità professionale dei suoi soci: l’effettivo che grazie all’azione professionale promuove elevati standard etici, riconoscendo il valore di tutte le occupazioni utili e donando le proprie competenze e capacità professionali per affrontare le questioni sociali.

“Service above self” cioè “Servire al di sopra di ogni interesse personale” è il motto ufficiale del Rotary e ne esprime in modo conciso la filosofia.

Il Rotary è un modello di vita, è coniugare l’elevata competenza professionale all’etica, basandosi su strumenti guida, quali: la prova delle quattro domande, la dichiarazione degli operatori economici e dei professionisti rotariani adottata al Consiglio Centrale del 1989.

Nel momento storico ed economico attuale il Rotary deve essere un esempio per la società e ha un compito delicato e difficile: di rilancio dei valori etici, di rinnovamento del “sistema” tramite la valorizzazione delle competenze, dell’etica del servire e della formazione di leader preparati e onesti.

Carmen Russo

 

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PDG Sen. Cons. Dott. Mario Greco

Interclub organizzato dal Rotary Bari Castello

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"Gestione e utilizzo dei rifiuti. Un’idea per un service"

 Il 6 ottobre 2014 è stato presentato il Service “Tutela dell’ambiente vista dai ragazzi” che il Rotary Club Bari Sud sta sviluppando nell’ambito delle molteplici e significative iniziative che sono state assunte dal Presidente, dal Direttivo e da tutto il Club in quest’anno di servizi: affrontare ed evidenziare i problemi reali del territorio per cercare di trovare soluzioni concrete. Dopo i saluti rituali, la presentazione della serata e le comunicazioni di Club il Presidente Francesco D’Alessandro e il Segretario Gennaro Ranieri hanno lasciato la parola ad Antonio Schirosi che ha illustrato “la storia” ossia l’idea di questa iniziativa rotariana, gli obiettivi e lo scopo del progetto.

Illustrare agli alunni delle scuole medie inferiori, la questione relativa alla raccolta e al riciclaggio di rifiuti urbani, per promuovere l’educazione alle scelte, al consumo e al lavoro di squadra.

Con questa attività il Rotary Club Bari Sud dona il proprio contributo di servizio al fine di sensibilizzare le nuove generazioni e le loro famiglie alla salvaguardia dell’ambiente e all’educazione “alla scelta”.

Il service si compone di una fase didattica e di una pratica, che prevede lo svolgimento da parte dei ragazzi di elaborati o lavori creativi che rappresentino quanto conoscono sull’argomento, cosa fanno quotidianamente per la tutela all’ambiente e quali proposte e migliorie vorrebbero chiedere ai Grandi.

Il progetto si concluderà con l’assegnazione di tre borse di studio.

La scuola individuata è l’Istituto comprensivo Aristide Gabelli – Bari S.Spirito e i ragazzi che verranno interessati sono gli alunni di terza media del plesso di Catino, in modo che le borse di studio vadano a premiare l’impegno e possano fornire uno stimolo e un aiuto concreto alla prosecuzione degli studi superiori.

Marco Pellegrini, membro del gruppo di lavoro del service, ha introdotto l’ing. Rosa Clemente (del Gruppo Partipilo E.Core s.r.l. Servizi per l’Ambiente) esperta e consulente sulle metodologie di smaltimento dei rifiuti, la quale ha trattato la tematica della gestione dei rifiuti: partendo dalla terminologia; affrontando il rapporto tra tutela dell’ambiente e gestione dei rifiuti nell’ottica dei doveri dei cittadini; analizzando la normativa della Regione Puglia; presentando la situazione delle discariche, delle prospettive impiantistiche e dei principi base (aspetti ecologici ed economici) del riciclo e del recupero dei rifiuti (p.es. apparecchiature elettriche ed elettroniche RAEE).

Un acceso dibattito al termine della relazione ha significato l’importanza dell’argomento e un rilevante confronto di saperi e di linguaggi su una tematica di grande impatto sociale, per la quale il Nostro Club ha deciso di sviluppare un progetto di servizio.

 

Il Nostro Lino Pignataro, assistente del Governatore, al tavolo dei Relatori ha concluso la serata riflettendo sul fatto che per sviluppare questo Service il Rotary “donerà” le proprie capacità personali e professionali al servizio della comunità, in applicazione dell’ideale del servire e nella piena osservanza dei principi del Rotary.

Questa è l’Azione Professionale, la seconda Via di Azione, a cui il calendario rotariano dedica il mese di Ottobre.

Carmen Russo

 

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Ing. Rosa Clemente con Antonio Schirosi e Marco Pellegrini

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“Parliamo di vino”

 

“Parliamo di vino” è il titolo della riunione del 29 settembre 2014 organizzata dal Rotary Club Bari Sud presso le sale del Palace Hotel di Bari, riunione che ha avuto come piacevolissimi esperti relatori Filippo Cassano e il dott. Giuseppe Baldassarre. Le relazioni concrete, esaustive e ricche di spunti hanno rappresentato un’importante occasione per disquisire di vino in tutti i suoi aspetti: l’educazione al gusto, l’impatto nutrizionale, il patrimonio culturale ed economico del nostro Paese.

Filippo Cassano, enologo, vignaiolo, discendente di una lunga tradizione familiare, è titolare dell’azienda POLVANERA (dal colore scuro dei terreni) dove vengono prodotti e valorizzati vini di qualità da primitivo e da altri vitigni autoctoni “allevati” in coltivazione biologica nella zona di Gioia del Colle, località Marchesana.

Filippo Cassano ha fortemente voluto investire con impegno e dedizione nel territorio e nella tradizione, recuperando i vecchi e pregiati alberelli di primitivo e improntando la vinificazione al BIO, alla semplicità e all’applicazione delle tecniche più moderne ed evolute.

Il dott. Giuseppe Baldassarre, invece, è un medico ed è un profondo conoscitore dei vitigni pugliesi.

È sommelier, degustatore ufficiale, relatore, commissario e responsabile nazionale dell’Osservatorio su Vino, Alimentazione e Salute dell’A.I.S. (Associazione italiana sommelier), e nel corso della serata ha proposto un viaggio anche sensoriale alla scoperta dei vini di Puglia.

I due Relatori hanno parlato di primitivo, minutolo, aglianico e spumanti, descrivendone “la personalità”, le caratteristiche di eleganza, di complessità e di freschezza.

Terminato il “momento didattico”, è seguita una degustazione del vino molto gradita e coinvolgente.

Si è conclusa così una serata molto gradevole e apprezzata da tutti i Soci e gli Ospiti.

Carmen Russo

 

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Filippo Cassano, Cantine Polvanera, e Dott. Giuseppe Baldassarre, medico e sommelier

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Programma Ottobre 2014

Programma Ottobre 2014

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“Il semestre di Presidenza italiana dell’UE: la collaborazione tra Italia e Gran Bretagna in tema di disoccupazione giovanile”

 

“Il semestre di Presidenza italiana dell’UE: la collaborazione tra Italia e Gran Bretagna in tema di disoccupazione giovanile” è il titolo della relazione che l’Ambasciatore d’Italia in Gran Bretagna, S.E. Pasquale Terracciano, ha tenuto durante la riunione organizzata il 19 settembre 2014 presso l’Hotel Palace dal Rotary Club Bari Sud in Interclub con i Rotary Clubs Bari Ovest, Bari Castello e Bari Mediterraneo. Dopo i saluti di rito a tutte le Autorità presenti e le comunicazioni del segretario Gennaro Ranieri la parola è passata al Presidente Francesco D’Alessandro per la presentazione e l’introduzione dell’Illustre Relatore.

Il dott. Pasquale Terracciano, dopo una lunga e brillante carriera diplomatica, nel maggio 2013 ha assunto l’incarico di Ambasciatore d’Italia in Gran Bretagna, è sposato

con la Signora Karen (che per l’occasione lo ha accompagnato), ha tre figli ed è socio onorario del Rotary Club Napoli Flegreo.

L’Ambasciatore italiano a Londra ha parlato della grande attenzione che il Regno Unito pone nei confronti dell’Italia e con riferimento agli investitori ha specificato che quest’ultimi confidano nella serietà degli italiani, nella loro volontà di fare le riforme necessarie e nella possibilità di riuscirci.

Si palesa, dunque, una grande apertura di credito che troverà conferma nella graduale ed effettiva realizzazione delle riforme strutturali.

Per rilanciare la crescita e per adottare un modello sostenibile nel tempo è necessario che l’attuazione delle riforme strutturali riguardi in generale tutta Europa: se ogni singolo Paese applica riforme strutturali, allora l’Europa beneficerà di un effetto moltiplicatore delle singole riforme adottate a livello nazionale.

La crescita ossia il moltiplicatore può essere creato da una politica virtuosa che si caratterizza per la sussistenza di due filoni di azione principale: uno è quello del completamento del mercato unico nel settore dei servizi, dell’energia e del digitale (che sono tutti moltiplicatori di crescita), e l’altro filone è quello del commercio internazionale.

E’ in corso di negoziato tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti un ambizioso accordo commerciale di libero scambio il TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership) che consiste nella creazione di un mercato transatlantico unico con standards comuni e con tariffe azzerate.

L’obiettivo è quello di rimuovere le barriere commerciali in una vasta gamma di settori economici per facilitare l’acquisto e la vendita di beni e servizi tra Europa e Stati Uniti.

Il negoziato è lungo e complesso ma la posizione del governo italiano è quella di consolidare quanto già ottenuto e di concordare gli elementi cardine.

Il dott. Terracciano ha poi parlato dell’importante collaborazione nata tra il Nostro Paese e la Gran Bretagna per far fronte alla problematica della disoccupazione giovanile

e, nello specifico, all’esercito di giovani italiani in cerca di lavoro nel Regno Unito e a Londra.

Il Regno Unito è ben strutturato e rappresenta una terra d’elezione che attrae perché c’è meritocrazia, senso civico e linearità.

In favore di questi numerosissimi giovani, iscritti all’Aire, sono nati dei progetti per dare aiuto nelle fasi della vita all’estero, ma anche per mantenere un contatto con l’Italia, cercando di evitare che il Nostro Paese, culla di grandi individualità, perda definitivamente queste intelligenze e capacità.

Al termine della relazione S.E. Pasquale Terracciano è stato molto disponibile nel rispondere alle numerose domande e riflessioni dei soci presenti in sala.

Ha concluso la riunione il Governatore Distrettuale Rotary 2120, dott. Luigi Palombella, il quale, ha fatto delle significative riflessioni sul futuro delle giovani generazioni in questo momento di grave crisi economica segnato da dati di disoccupazione giovanile sempre più allarmanti.

Partendo dal significato dell’espressione “sviluppo economico e comunitario”, il dott. Palombella ha sottolineato l’importanza di lavorare insieme per acquisire un modo nuovo di “fare economia”, perché la crescita e lo sviluppo economico portino con sé responsabilità, valori e principi comuni.

L’obiettivo è quello di creare una rete di sostegno intorno ai giovani, al fine di offrire opportunità concrete per trovare occupazione, sfidando la crisi e il mercato del lavoro.

Il Governatore ha ribadito l’esortazione di Gary Huang: “ Light up Rotary”, “Accendi la luce del Rotary”, cioè di accendere la luce di speranza nei giovani che ormai sconfortati e privi di certezze non sperano più e non vedono davanti a sé alcun futuro.

Essere un esempio per le nuove generazioni e concorrere a costruire il loro futuro deve essere l’impegno di ogni rotariano e di tutto il sodalizio.

L’invito, dunque, è quello di essere “costruttori del bene comune”, proprio come recita il motto distrettuale, e di sviluppare concretamente progetti e attività rotariane basate sulla solidarietà intergenerazionale e rivolte con grande forza alle giovani menti del nostro Paese.

I giovani, intesi come “il futuro”, dovranno essere sempre al centro dell’attenzione, in quanto solo da essi potrà ripartire la rinascita morale, culturale ed economica del nostro Paese.

Un grande e partecipato applauso, lo scambio dei doni e i saluti finali hanno scandito il termine della importante riunione con l’Ospite di Eccellenza.

Carmen Russo

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Viaggio nel sud dell'India

Sono tornato da pochi giorni da un viaggio di lavoro nell’India meridionale, precisamente a Cochin una città di circa 600.000 abitanti, nello Stato Federale del Kèrala. Cochin, con la denominazione moderna, Kochi, è formata da due isole, di forma oblunga e disposte come due grandi navi una affianco dell’altra bagnate dal mare arabico, ad ovest della terra ferma. Su questa si espande Ernakulam, una più vasta area di città ricca di lagune, canali, torrenti, fiumi, distese di palme di noci da cocco. L’isola maggiore è un’area dedita soprattutto alla pesca e al turismo.

L’isola minore, Willingdon Island, è un’isola artificiale, creata nel 1936 dal britannico Lord Willingdon, che ne fu governatore. In quest’ultima è situato un grande e moderno porto commerciale ed un’importante base della Marina Militare (the Southern Naval Command). I militari che lavorano in questa base hanno a disposizione una vasta area recintata e protetta, fornita di scuole, centri sportivi, ospedali, abitazioni, un aeroporto militare, il porto e tutto ciò che occorre per essere autosufficienti e vivere insieme alle proprie famiglie. Nessuno può accedervi o scattare foto, se non munito di speciali permessi.

Sulla terra ferma, si specchia ad essa il Cochin Shipyard LTD, uno dei più grandi cantieri navali di tutta l’India, dove ho lavorato per il periodo in cui ho soggiornato. Qui Fincantieri partecipa alla costruzione della 1a portaerei Indiana interamente costruita in loco, la Vikrant, che vedrà il completamento e la consegna alla Marina Militare Indiana nel 2018.

Sono molte le aziende europee che partecipano al progetto. Questo perché l’India sta investendo notevoli risorse economiche in tecnologia ed addestramento del personale, ma non possiede ad oggi il know-how necessario per realizzarla.

Fincantieri fornisce tutta la linea propulsiva costituita da 4 turbine a gas da 134.400 CV (100,4 MW) totali complete di riduttori, linee d’assi, cuscinetti, mozzi elica ed elica a pale orientabili che consentiranno alla portaerei di viaggiare ad una velocità di 28 nodi (52 km/h).

Traducendo per i non addetti ai lavori, se con 3 kW diamo corrente ad un’abitazione civile standard, con un’analoga potenza delle 4 turbine possiamo illuminare una città di 33.000 abitazioni, ovvero, per una media di 3 abitanti ad abitazione ed un consumo medio di 1,5 kW/ora una città di 200.000 abitanti!

Altri numeri interessanti sono ad esempio che la sola elica ha un diametro di 6 m e pesa, insieme al mozzo, 60 ton, gli assi che collegano l’elica alle turbine hanno una lunghezza di circa 100 m e l’intera nave è lunga più di 260 m. Potrà ospitare 40 aerei e un equipaggio di 1400 persone.

Attualmente, sono iniziate le operazioni di allineamento, che prevedono di raggiungere una precisione su tutto l’asse, dalle turbine all’elica, dell’ordine del

centesimo di millimetro! Sono per questo stato inviato ad effettuare il controllo e la supervisione dei lavori, ed a illustrare loro le fasi successive.

Durante la mia permanenza in India ho pensato di contattare il presidente del Rotary Club”Cochin Central”, Mr. Bijoy Mathew, chiedendogli aiuto nell’indicarmi i luoghi migliori della zona dove eventualmente poter stazionare nei miei prossimi futuri viaggi di lavoro.

La disponibilità di Bijoy, ad una semplice mia telefonata, è stata a dir poco strepitosa.

Mi è venuto a prendere nel mio hotel con la sua auto e mi ha portato nella sua casa, presentandomi la moglie e le sue due splendide figlie, di 12 e di 16 anni. Bijoy abita con la sua famiglia in un grande appartamento al 12° piano di un prestigioso grattacielo ad est di Ernakulam, da cui si può godere di un panorama mozzafiato sull’intera città e del verde della fitta vegetazione di Cochin. Il grattacielo ha al suo interno una grande piscina, un fitness club ed una sauna ad uso esclusivamente privato.

La moglie, dolcissima e splendida in abiti indiani mi ha offerto un tè e degli ottimi dolci fatti in casa, le figlie, vestite in jeans e all’ultima moda si sono presentate con un inglese perfetto e velocissimo, e spiegandomi entusiaste tutto ciò che di bello può mostrare la loro città e i suoi dintorni. Ho ringraziato e continuo a ringraziare tutt’ora Bijoy per la disponibilità dimostrata in quella domenica pomeriggio. Ma non finisce qui, perché la sera stessa Bijoy mi chiama chiedendomi se ho voglia di relazionare al suo club sull’Italia e sulla situazione politico-sociale che l’Italia e l’Europa in genere stanno attraversando attualmente. Accetto molto volentieri ed il giovedì seguente sono al club a ricevere una calorosa accoglienza da parte di tutti i membri rotariani e a tenere la mia relazione, mettendomi a loro disposizione nel rispondere alle domande che numerose si sono susseguite. Non è mancata la domanda di cosa ne pensassi della vicenda dei nostri Marò, che per l'appunto sono stati arrestati dalla Marina Indiana nel porto di Cochin.

L’auditorio è diventato per un momento molto attento e silenzioso in attesa della mia risposta: “Penso che la cosa più giusta sia che una parte terza valuti e giudichi l’operato dei nostri Militari. Noi come Italiani difendiamo i nostri Marò, riteniamo che abbiano fatto il loro dovere e che debbano quindi essere reimpatriati al più presto, voi, difendete la vita persa dei due pescatori e il dolore delle loro famiglie. Credo quindi che la migliore scelta sia quella di affidare il giudizio ad un Tribunale Internazionale, estraneo a qualsiasi interesse di parte che approfondisca e valuti imparzialmente l’intera vicenda”. Applausi e sorrisi, meno male, è andata bene! Ma sicuramente sarebbe andata bene qualsiasi altra risposta avessi dato, visto la tolleranza per il pensiero altrui che hanno sposato tutti i membri del Rotary!

Bijoy, da ottimo presidente, mi ha fatto sedere accanto a lui di fronte a tutti i membri del club e alla fine della serata mi ha donato un simpatico pensiero per me e per mia moglie.

Il club è composto unicamente da uomini (ma ho visto in internet altri club rotariani indiani di genere misto), e una volta al mese si riunisce con tutte le famiglie.

Sono estremamente affascinati dalle bellezze del nostro Paese, e molti di loro sono venuti più volte in qualità di turisti o uomini d’affari. Ho ricambiato loro la disponibilità dimostrata nei miei confronti promettendo ospitalità nella mia casa in una futuro viaggio in Italia. La serata si è conclusa con uno scambio di una miriade di bigliettini da visita, strette di mano e promesse di rivederci, presto o tardi, in un Paese o nell’Altro.

Ho avuto conferma quindi di quanto effettivamente è grande il nostro Rotary e quante porte possono aprirsi nel Mondo con una semplice telefonata, all’insegna dell’amicizia più disinteressata e della grande cordialità ed ospitalità di tutti i suoi membri.

Mi accingo ora a descrivere meglio il luogo in cui sono stato, per chi ne fosse incuriosito.

Lungi da me aver capito in soli 15 giorni la cultura, gli usi ed i costumi Indiani, credo che ci vorrebbero svariati anni per comprenderli appieno, riporto solo le impressioni personali del mio primo viaggio in questo incredibile Paese.

L’India cresce oggi ad una media del 5% annuo. La maggior parte della popolazione parte da uno stato di povertà assoluta, tuttavia grattacieli di 20 e più piani spuntano dappertutto come funghi, la metropolitana messa in costruzione da appena un anno verrà completata tra soli due anni e solo a vederla si rimane stupefatti del lavoro svolto in così poco tempo: in Italia siamo abituati a vedere realizzate opere del genere in non meno di 10-15 anni!

Vi è ancora una cospicua parte della società che vive ancora in baracche non elettrificate e senza bagni. Il Governo Indiano sta finanziando a fondo perduto un contributo a chi volesse costruire un bagno nella propria abitazione.

Si trovano in ogni angolo mestieri oramai dimentichi e scomparsi qui da noi: l’ombrellaio (il riparatore di ombrelli), il ciabattino, il falegname, le sarte, il venditore di spezie o di saponi o di essenze artigianali.

E’ uso mangiare con le mani, più precisamente unicamente con la destra, essendo la mano sinistra ritenuta impura. Questa è una vera e propria tradizione locale che gli Indiani difendono (the Indian traditional way to eat), in quanto ritengono che per

gustare appieno il cibo bisogna anche saggiarlo attraverso in tatto. In Kèrala il cibo è come ci possiamo facilmente immaginare molto speziato e per lo più simile ai nostri riso e legumi o vegetali, comunque molto buono. A seconda del cuoco può essere più o meno piccante. Il pane (chapati) è sottile e morbido, non lievitato. Si mangia molta frutta, varie specie di banana, succhi e spremute e poi carne e pesce senza restrizioni. L’Indian Coffee è molto simile al nostro latte e caffè. I tè sono dei più svariati, ce ne sono innumerevoli qualità e differentemente trattati.

Relativamente al clima, in inverno scende intorno ai 22°C, in estate sale fino ai 38°C, ma è l’umidità che la fa da padrona oscillando spesso tra il 90 e il 99%. Nel periodo dei Monsoni che va da giugno ad agosto, piove a dirotto, una pioggia fitta e battente, molto simile alla doccia aperta nei nostri bagni, che dura per giorni e giorni ininterrottamente. La scuola inizia a Giugno anziché a Settembre, dopo la stagione estiva di Aprile e Maggio, periodo in cui il clima diventa davvero difficile da tollerare. La densità della popolazione è di 6000 persone a Km2 e ciò crea incessanti ingorghi nel traffico, a qualsiasi ora del giorno. Gli autobus, i camion, le moto sono tutti rigorosamente degli anni ’50. Il mezzo più usato dal turista per muoversi in città è il tuck-tuck, delle sorti di Api Piaggio modificate da taxi. Spesso si incontrano per strada mucche, capre, processioni religiose (con incluso gli elefanti), e non mancano manifestazioni operaie.

Il Kèrala infatti è uno stato che ha subito varie dominazioni e influenze (portoghese, inglese, olandese, e l’ultima russa). La dominazione russa, in particolare ha creato un prototipo di stato comunista, dove trovano tutt’ora spazio le varie istanze dei lavoratori e rendono, d’altro canto, il territorio avverso ad un libero sviluppo industriale: le multinazionali preferiscono infatti per tali ragioni evitare il Kèrala, propendendo per altri luoghi dell’India più malleabili nei loro confronti. Il comunismo ha poi creato una elevata percentuale di popolazione alfabetizzata, con scuole, istituti tecnici ed Università di Ingegneria e Legge molto efficienti e progrediti, rendendo di fatto questo Stato uno se non il più progredito e acculturato dell’India. Ultimamente però anche il governo comunista del Kèrala è dovuto scendere a patti con l’opposizione, patteggiando con essa per poter andare comunque avanti nelle riforme.

Una curiosità: in Kèrala è vietato l’uso dell’alcool, persino bere una birra a cena nei ristoranti! Tuttavia in alcuni luoghi è possibile ancora commercializzarlo. Lo Stato del Kèrala produce una bevanda alcoolica dalla fermentazione della noce di cocco, il Toddy, ed è l’unico alcool che al momento è possibile acquistare. Per gli anni a venire il Governo sta valutando un ulteriore inasprimento delle leggi.

Ci sarebbe da scrivere molto altro ancora, sulle particolarità di questo stravagante sub-continente in cui tutti gli eccessi convivono insieme in un inspiegabile equilibrio, in un melting-pot di culture, di lingue, di religioni, di costumi, di usanze, di colori, di eccessi, di estrema ricchezza ed estrema povertà, di una natura esplosiva e indomabile e pur tuttavia in perenne lotta di sopravvivenza contro la sua creazione

forse la più perfetta, l’essere umano, responsabile di continui ed efferati atti contro di essa.

Magari in un’altra occasione…

Antonio Negro

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Laterza e l'editoria nel mondo digitale

 

 

Il Rotary Club Bari Sud ha organizzato la riunione del 15 settembre con la Dottoressa Federica Dentamaro della casa Editrice Laterza, che ha tenuto una interessante relazione di approfondimento sul tema dell'influenza delle tecnologie digitali nel settore dell'editoria. Dopo i saluti del Presidente del club, Avv. Francesco D’Alessandro, nel corso della serata, la relatrice ha illustrato come le tecnologie digitali abbiano influenzato le diverse fasi della filiera produttiva editoriale: progettazione, realizzazione e diffusione del prodotto editoriale.

Negli anni si è passati dalla progettazione lineare a quella multimediale, cioè concepita per funzionare sia su supporti visivi sia su quelli audio. L'e-book con i suoi supporti video e audio è il prodotto che concorre con il libro tradizionale e che, per molti lettori, consente una fruizione più comoda ed un trasporto più agevole.

 

La relatrice ha evidenziato come, tra tutte, la fase della diffusione è quella in cui si è registrata la maggiore esplosione della nuova tecnologia: si pensi all’impatto della presenza dei web store che operano a livello globale e dei social network che consentono una comunicazione paritaria e veloce.

In questo contesto, per vincere la sfida della multimedialità, la casa Editrice Laterza sta lanciando un progetto innovativo di fruizione dei contenuti editoriali mediante la piattaforma multimediale Lea “Una biblioteca con centinaia di libri Laterza sempre a tua disposizione”.

Ricco e stimolante è stato il dibattito successivo che, tra l'altro, ha fatto emergere le opinioni della platea circa le preferenze tra l'e-book e il libro tradizionale sia dal punto di vista funzionale sia dal punto di vista della qualità e velocità dell'apprendimento.

 

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Programma Settembre 2014

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ASSISTENZA ANZIANI DISABILI HUDENISHT - ALBANIA

ASSISTENZA ANZIANI DISABILI HUDENISHT - ALBANIA

Service per ASSISTENZA ANZIANI DISABILI HUDENISHT - ALBANIA
AR 2013-2014.

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Programma Luglio 2014

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Programma Giugno 2014

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"Il sistema politico svizzero"

Il Rotary Club Bari Sud con tutti i Rotary Club Metropolitani e con i Rotaract Club Bari Agorà, Bari e Barialto Casamassima ha organizzato l’Interclub del 26 maggio 2014 con un Ospite Eccellente: l’Onorevole Hansheiri Inderkum, ex Presidente del Consiglio degli Stati della Svizzera. L’Illustre Relatore ha tenuto un discorso relativo al “Sistema politico svizzero”.

Dopo i saluti di rito del Presidente Giorgio Papa al Rappresentante del Consolato Svizzero a Bari, al Presidente del Tribunale di Matera dott. Giuseppe Attimonelli, al Governatore del Distretto 2120 Renato Cervini, all’Istruttore distrettuale PDG Titta De Tommasi, al PDG Riccardo Giorgino, all’Assistente del Governatore Vito Trojano e al Prefetto distrettuale Vincenzo Sassanelli, Autorità civili e rotariane che non sono potute mancare alla importantissima serata, e a tutti i Soci e i Presenti, la parola è passata all’On.le Inderkum.

L’Onorevole, accompagnato per l’occasione dalla moglie e dalla sorella, che per coincidenza si chiamano entrambe Elisabeth, ha iniziato la Sua relazione (che di seguito si riporta in forma ridotta per economie di spazio) menzionando preliminarmente alcune importanti dati e peculiarità relativi alla Svizzera.

“La Svizzera ha una superficie di soli 41.285 chilometri quadrati, con una densità di 200 abitanti per chilometro quadrato ed una elevata percentuale di stranieri pari al 29%. Il Paese, che è suddiviso in quattro regioni linguistiche e culturali (tedesca, francese, italiana, a cui vanno aggiunte le valli del Canton Grigioni in cui si parla il romancio), è una delle Nazioni economicamente più prospere al mondo.

La fondazione della Svizzera trae origine dal patto eterno del Grütli stretto nel 1291 dai tre Cantoni di Uri, Svitto e Unterwaldo con i rispettivi territori soggetti a dominio.

Nel 1848 nacque lo Stato federale che diede al Paese strutture costituzionali che, nel rispetto della pluralità culturale e linguistica, gettarono basi solide per la coesione del Paese e lo sviluppo del bene comune.

Politicamente la Svizzera è una democrazia rappresentativa che prevede diritti significativi per il Popolo ed il Paese regge bene con il suo sistema politico.

La partecipazione diretta del Popolo, non solo ogni quattro anni per le elezioni del Parlamento, ma anche per molti dossier importanti porta a una certa lentezza.

Non di rado serve più tempo per prendere le decisioni politiche rispetto a quanto sarebbe auspicato nella nostra epoca della velocità. D’altro canto però le decisioni politiche sono solitamente sostenute anche dal Popolo.

Per concludere desidero parlare di due ambiti problematici.

-          Il principio della concordanza, che ho menzionato in merito al Governo, al Consiglio federale, si ripercuote anche in Parlamento, quando le questioni fondamentali devono trovare la strada giusta da percorrere. Oggi spesso in politica succede che tra la sinistra, in particolare tra i socialisti, e la destra, in particolare i democratici di centro, si stringono alleanze inquietanti, sebbene entrambe le forze politiche siano rappresentate in Consiglio federale, dunque al Governo. Questo porta a vere e proprie situazioni di stallo.

-          Negli ultimi tempi sono diventate più frequenti le iniziative, che di fatto sono valide, perché non violano il diritto internazionale cogente. La loro applicazione è tuttavia problematica, poiché portano la Svizzera su un terreno difficile a causa delle implicazioni internazionali. L’esempio più recente è l’iniziativa popolare “Contro l’immigrazione di massa”, accolta con una maggioranza risicata lo scorso 9 febbraio, per chiedere che la Svizzera possa nuovamente decidere autonomamente in materia di immigrazione di stranieri, in particolare anche provenienti dall’UE, con i cosiddetti contingenti”.

Al termine della relazione l’On.le Hansheiri Inderkum ha risposto alle numerosissime domande dei presenti in sala.

La serata con l’Eccellente Relatore è stata anche l’occasione giusta per presentare un nuovo socio nel Rotary Club Bari Sud e perché l’Assistente del Governatore consegnasse ai Presidenti dei Club Rotary Metropolitani le borse di studio da dare ai bambini meritevoli.

Il nuovo socio, presentato dal caro amico Valentino Valentini, è il dott. Marco Ligrani, solare e brillante commercialista barese, docente nei corsi post-universitari, del quale sono state molto apprezzate, oltre alla luminosa carriera professionale e lavorativa, le Sue doti personali e umane in perfetta sintonia con i principi e le regole rotariane.

Tanti auguri e benvenuto a Marco nel Rotary Club Bari Sud.

Si è conclusa così una serata pregna di avvenimenti importanti e con Ospiti e Relatore di vera Eccellenza.

 

Carmen Russo

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Consegna del Premio "La Pesa"

 Come ogni anno il Rotary Club Bari Sud ha consegnato il premio “Mario La Pesa” ad un bimbo, figlio di un appartenente all’Arma dei Carabinieri caduto nell’esercizio del proprio dovere. La cerimonia si è svolta lunedì 19 maggio 2014 presso la sala del Comando Legione dei Carabinieri “Puglia” in un clima di partecipata commozione. Alla presenza di Personalità militari, civili e dei soci rotariani, il Nostro Presidente Giorgio Papa e il Generale di Brigata Claudio Vincelli, Comandante della Legione Carabinieri Puglia, è stato premiato il piccolo Davide Monno, di soli 4 anni, che ha ricevuto il riconoscimento accompagnato dalla mamma Concetta Castellano.

premio1

Daniele è il figlio dell’Appuntato Scelto Mauro Monno, già effettivo alla Stazione dei Carabinieri di Molfetta, deceduto lo scorso 18 ottobre sulla litoranea tra Molfetta e Giovinazzo per infortunio in itinere.

 
  premio2

L’Appuntato Monno nei Suoi 25 anni di servizio si è sempre distinto per la serietà, l’impegno nel servizio, il forte senso del dovere e l’attaccamento all’Istituzione.

Alla cerimonia è seguita la conferenza “Il ricordo di Carabinieri a Cefalonia tra il 15 ed il 22 settembre 1943”, tenuta dal Comandante della Legione Carabinieri Puglia, il Generale di Brigata Claudio Vincelli.

 

Carmen Russo

Super User

"Una vita per la vela"

 ferrarese

“Una vita per la vela” è il titolo della relazione che il Campione olimpionico di vela Roberto Ferrarese ha tenuto durante la serata in interclub organizzata dal Rotary Club Bari Sud insieme ai Rotaract Club Bari Agorà, Bari e Barialto Casamassima. Roberto Ferrarese è un Atleta del Circolo Vela Bari, di cui è Direttore Sportivo dal 1993. Ha iniziato l’attività agonistica nel 1968 su Flying junior, vincendo un titolo italiano ed uno europeo già nel 1972. Passando dal 470 agli F.D., nel 1980 ha vinto il titolo ed è stato selezionato per le Olimpiadi di Mosca. Nel 1984 è campione italiano IOR e lo stesso anno, addetto alla tattica ed alla navigazione su “Victory ’83”: a Porto Cervo batte Azzurra e vince il Mondiale 12 m. Di nuovo campione italiano IOR nell’85, ’87 e ’88 e nell’87 anche campione italiano Star. Nel suo curriculum ci sono due partecipazioni alla Coppa America, quella dell’87 in Australia e quella con “Il Moro” nel ’92 negli Stati Uniti.

Si è aggiudicato il Mondiale Two Tonner a Kiel nel 1991, riconfermandolo nel ’93 a Cowes in Inghilterra.

La vittoria della Coppa del Re a Palma de Majorca e la Lymington Cup in Inghilterra nel 1991, oltre al secondo posto nell’Admiral Cup, nel 1992 nella Kenwood Cup alle Hawaii e nel 1993 la Channel Race a Cowes in Inghilterra.

Viene eletto “Velista dell’anno” sempre nel 1993 e consegue anche il Premio “Rothmans”.

Nel 1995 infine è sesto all’Europeo Match Race e vince il Trofeo Club Mediterranèe. Inoltre nella sua lunga attività si è aggiudicato le Preolimpiche di Anzio, due volte il Trofeo Benetti e le Regate Internazionali Intervela.

Il racconto avvincente e incalzante di “Questa vita” tutta dedicata alla vela, non senza sacrificio e fortissimi impegno e dedizione, ha incuriosito tutti i presenti, molti dei quali esperti velisti e amanti del mare, che alla fine della relazione non hanno potuto fare a meno di chiedere consigli e “tattiche” di navigazione, oltre a curiosità e “segreti” sullo stile di vita e di alimentazione per diventare un atleta e un campione olimpionico.

Al termine della bellissima serata dedicata al mondo della vela Tutto il Club e gli ospiti si sono stretti all’impareggiabile e generoso Socio Mimmo Di Paola, sempre prodigo di attenzioni per il Club, sempre sorridente, cordiale, amichevole ed autenticamente Rotariano con tutti, per festeggiare e brindare con torta e spumante al suo compleanno.

La torta è stata tagliata insieme al Presidente Giorgio Papa, che proprio quel giorno ha compiuto gli anni.

torta

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Programma Maggio 2014

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Commemorazione di Gian Marco Jacobitti

Il 14 aprile 2014 presso il Castello Svevo di Bari è stato ricordato il nostro Socio Gian Marco Jacobitti. Architetto, persona distinta, dirigente competente, appassionato e particolarmente legato al recupero dei monumenti, il Dott. Jacobitti è stato a capo della Soprintendenza di Caserta e Benevento fino a quando fu nominato prima Soprintendente per i Beni Architettonici e del Paesaggio per le provincie di Bari e Foggia (anni 1999-2004) e poi Direttore Regionale per i Beni Culturali della Puglia, con ufficio sempre presso il Castello Svevo. Nel periodo di reggenza della Soprintendenza Campana ha realizzato iniziative prestigiose quali: il G7 del 9 luglio 1994; la visita pastorale di Papa Giovanni Paolo II e tutti i restauri più importanti della Reggia di Caserta, che, sotto la Sua guida, ha vissuto i momenti forse più brillanti della sua recente storia: i restauri agli appartamenti storici, al parco, al giardino all’inglese, alla grande cascata, al teatro di corte, riuscendo, tra le altre cose, nell’operazione di portare “Terrae Motus” alla Reggia stringendo accordi con Lucio Amelio (prima della sua morte) e, successivamente, con le sorelle del gallerista a capo della Fondazione. Anche a Bari il Dott. Jacobitti diede prova del Suo grande impegno e del Suo instancabile lavoro.

Alcuni lavori indimenticabili sono stati: il coordinamento per la ricostruzione del Teatro Petruzzelli; lo studio, il restauro conservativo e il recupero di Santa Scolastica come museo archeologico provinciale; il restauro e consolidamento del complesso monumentale “Casale Rufoli” a Giovinazzo; la redazione di splendide pubblicazioni tra cui il Volume “CASTELLI e cattedrali di Puglia”; le bellissime e curate mostre d’arte organizzate presso le sale del Castello Svevo tra cui anche quella prestigiosa su Modigliani.

Ha fatto parte del Rotary Club Bari Sud fino al 2006 quando è stato trasferito per servizio a Napoli, Sua città natale.

Nel Nostro Club si è distinto per la Sua straordinaria carriera professionale e per le Sue eccellenti doti umane, meritando il conferimento della Paul Harris.

Alla presenza dei familiari e di molti amici di Bari e di Napoli, l’Illustre Socio è stato ricordato dall’architetto Salvatore Buonomo per la Soprintendenza, dal dott. Giovanni Sardone per la Direzione Regionale e dal Nostro Socio Michele Roberto che ha presentato un filmato con alcune delle fasi più importanti dell’attività lavorativa sul territorio e della vita rotariana di Gian Marco Jacobitti.

L’incontro è stato un tributo ad una persona speciale, una dimostrazione di sensibilità e affetto del Presidente, del Direttivo e di tutto il Club nei confronti di un Socio che con la Sua Eccellenza personale, professionale, sociale e rotariana ha consentito di far brillare la Nostra Associazione che ha avuto l'onore di annoverarLo tra i propri iscritti.

 

Nicola De Fazio e Carmen Russo

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Serata conclusiva RYLA Nazionale

Dopo il RYLA (Rotary Youth Leadership Awards ) distrettuale di marzo, l’11 aprile 2014 si è svolta a Bari, presso Villa Romanazzi Carducci, la serata conclusiva del RYLA Nazionale. All’interclub conviviale organizzato dal Rotary Club Bari Castello con i Club Metropolitani, sono intervenuti il Governatore Renato Cervini, le Autorità rotariane nazionali e i ragazzi iscritti al seminario con i propri dirigenti provenienti dai vari Distretti. La serata molto partecipata, dall’atmosfera calda e accogliente, è stata un’ulteriore occasione per sottolineare l’importanza dei giovani e delle nuove generazioni, intesi proprio come “Leader del futuro tra etica ed efficienza”. Il RYLA Nazionale 2014, ospitato dal CIHEAM (Istituto Agronomico Mediterraneo) di Valenzano (Ba), ha avuto la finalità di affrontare con giovani selezionati da tutta Italia tra le migliori giovani professionalità di ogni campo del sapere, il tema: “La gestione della crisi: innovazione, leadership ed etica”.

Il programma rotariano, mirato a sviluppare nei giovani le attitudini alla leadership e il senso di responsabilità civica, è stato partecipato dai 13 Distretti Rotary Italiani, e quest’anno si è svolto qui a Bari, quale segno di riconoscimento assoluto e di stima nei confronti del nostro Distretto 2120 da parte degli altri Distretti Italiani, che ne hanno affidato la piena organizzazione.

Tanto è stato detto e fatto per il RYLA 2014 perché, attraverso la sua funzione di questo percorso formativo destinato ai protagonisti del cambiamento nel nuovo Millennio, i Ragazzi capiscano che tutto quello di cui hanno bisogno è già dentro di loro.

 

 

Ma una menzione particolare va fatta riguardo all’organizzazione e alla perfetta riuscita di questo evento Rotariano nazionale, i quali sono stati possibili grazie alla capacità, alla generosità e allo spirito di servizio anche di alcuni Nostri Soci, sempre disponibili:

- Gianvito Giannelli, coordinatore nazionale del programma, la cui capacità di parlare ai giovani in modo diretto, autorevole, fermo ma sempre affettuoso ne ha fatto un autentico ed indiscusso punto di riferimento tutoriale e morale tra i partecipanti al programma;

- Cosimo Lacirignola, impeccabile padrone di casa, a proprio agio tra giovani di formazione e provenienza variegate;

- Mimmo Di Paola, fotografo e recensore ufficiale dell’avvenimento, un autentico “beniamino” di tutti i giovani partecipanti;

- Ronny De Risi, silenzioso, comprensivo e generoso ospite dei giovani presso le proprie strutture alberghiere.

Un grazie particolare e affettuoso da tutti Noi va a questi cari e preziosi Amici, che con il Loro generoso ed appassionato impegno hanno dato impareggiabile lustro al Nostro Club.

 

Nicola De Fazio e Carmen Russo

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“Il Rotary e le nuove generazioni”

Si è tenuto lunedì 7 aprile 2014 a Bari, presso il Palace Hotel, l’Interclub organizzato dal Rotary Club Bari Sud insieme ai Rotaract Bari Agorà, Bari e Barialto Casamassima. “Il Rotary e le nuove generazioni” è stato il titolo della relazione tenuta dal Governatore Eletto Luigi Palombella, relativa alle Nuove Generazioni e in linea con il motto distrettuale “Un futuro per i Giovani”. Dopo i saluti di rito da parte del Presidente Giorgio Papa ai partecipanti e alle Autorità rotariane presenti (il PDG Titta De Tommasi e il Prefetto distrettuale Vincenzo Sassanelli) e dopo le comunicazioni di segreteria da parte di Nicola De Fazio, il dott. Palombella, con piglio deciso ed efficace, ci ha parlato del Rotary, dei Giovani e delle possibilità reali che l’Associazione può mettere in atto in favore dei Ragazzi. La riflessione è iniziata dalla presa di coscienza della crisi dei valori, della difficoltà nel mondo del lavoro e da tutte le problematiche che attanagliano i Giovani.

È proprio in questo contesto che il Rotary (inteso come “amicizia organizzata” di uomini di eccellenza professionale ed etica) si interroga su come realizzare la sua missione di servire gli altri, di diffondere elevati standard etici e di promuovere la comprensione, la buona volontà e la pace.

La crisi non deve essere vissuta come fase di scoraggiamento bensì come un’opportunità di maggiore impegno dove la “professionalità” deve essere considerata come un valido strumento per partecipare alla realizzazione del bene comune.

La professionalità deve essere correttamente interpretata non solo come essere “esperti e tecnicamente competenti”, ma soprattutto come essere “eccellenti” perché “riflessivi” e indirizzati al bene.

Il riferimento è a Donald Schon e al suo scritto “Il professionista riflessivo”.

Il professionista riflessivo” è colui che nell’agire professionale si pone come ricercatore, accresce il suo sapere riflettendo sull’azione mentre essa si svolge e tiene un comportamento eticamente corretto orientato al bene.

Bisogna recuperare la cultura del “Noi”, a discapito dell’individualismo esasperato, e bisogna tenere comportamenti pro-sociali cioè che abbiano la tendenza a fare del bene nel quotidiano.

La pro-socialità è una meta-categoria di comportamenti che raggruppa aspetti tipici dell’aiutare, del cooperare, del prendersi cura, ecc..

Altra tematica trattata è stata quella del “collante” che tiene insieme le Comunità, che è rappresentato dall’amicizia come virtù in grado di tirar fuori l’eccellenza dell’uomo che coopera per il bene comune.

Al termine della relazione ci sono stati alcuni interventi da parte del pubblico a cui è seguito un interessante dibattito.

Ha concluso la serata il Presidente Giorgio Papa con i ringraziamenti al Relatore, alle Autorità rotariane e a tutti per la partecipazione attenta e attiva, sottolineando ancora una volta l’importanza che il Rotary e il Nostro Club dà ai Giovani e alle Nuove Generazioni perché realizzino i loro progetto concreti e quotidiani.

 

Carmen Russo

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Programma Aprile 2014

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"Se sei così ti dico sì" - 31 marzo 2014

Durante la serata in programma l’ultimo lunedì del mese di marzo è stato proiettata, nella sala dell’Apulia Film Commission di Bari, che ospita l’iniziativa del Rotary Club Bari Sud di rassegna di film pugliesi, la pellicola “Se sei così, ti dico sì”, con Belen Rodriguez ed Emilio Solfrizzi, regia di Eugenio Cappuccio. Il film racconta la meteora di Piero Cicala (alias Emilio Solfrizzi), divenuto famoso per una sola canzone “Io, te e il mare” cantata nell’estate degli anni ’80, che adesso fa il cuoco nella pizzeria pugliese della ex moglie (rancorosa) interpretata da Iaia Forte.

All’improvviso Piero, ormai spento e privo di entusiasmo, viene chiamato a cantare alla trasmissione televisiva su RaiUno “I migliori anni” e al suo arrivo in un lussuoso albergo della Capitale incontra casualmente Talita Cortes, diva argentina del momento.

Talita segue la performance televisiva di Piero e decide l’indomani di portarlo con sé a New York per partecipare e per cantare ad una festa.

Durante il viaggio i due protagonisti si parlano per la prima volta a cuore aperto, scoprendosi come anime gemelle e confidandosi di non voler “bruciare” e “lasciar travolgere” le loro vite dal vortice del mondo dello spettacolo, tanto luccicante quanto imprudente.

Il finale si svolge a Savelletri dove Cicala, accolto in maniera festante dai paesani che lo credono “reduce” da un presunto flirt con Talita, decide di tornare a esibirsi, senza però cadere nella bramosia estrema e frustrante di rincorrere la fama.

La commedia, carica di spunti e ben misurata tra umorismo e malinconia, ha ricevuto nel 2011 due candidature ai Nastri d'argento come migliore attore protagonista (Emilio Solfrizzi) e migliore canzone originale (Amami di più di Francesco Cerasi, Emilio Solfrizzi e Alessio Bonomo, cantata dallo stesso Solfrizzi).

Appuntamento con la rassegna di film pugliesi al prossimo lunedì 28 aprile 2014 con la proiezione di “Polvere di Stelle”, con Monica Vitti e Alberto Sordi, regia di Alberto Sordi.

 

Carmen Russo

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