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La generazione dei nativi europei : punti di forza e opportunità

"È la febbre della gioventù che mantiene il resto del mondo alla temperatura normale. Quando la gioventù si raffredda, il resto del mondo batte i denti". Parole quanto mai significative, quelle dello scrittore francese  George Bernanos, che rendono l'idea di quanto sia meraviglioso il mondo dei giovani, quel variopinto arcobaleno di sogni, timori e speranze. Ad esso è dedicato l'ultimo libro di Edoardo Vigna, dal titolo "Europa. La meglio gioventù", edito da Neri Pozza. Un interessante  reportage, nato dal profondo desiderio di osservare i cambiamenti in atto, di raccontare una realtà in costante mutamento, affascinante nelle sue infinite sfumature. Dieci città:  Berlino, Riga, Siviglia, Dublino, Copenhagen, Atene, Praga, Varsavia, Stoccolma, Strasburgo. Dieci parole chiave, una per ciascuna città: Street, Indipendenza, Misura, Talento, Felicità, Cambiamento, Arrangiarsi, Condivisione, Tecnologia, Apertura (citando lo stesso scrittore). 

Caporedattore del settimanale "7" de Il Corriere della Sera, dove ha firmato diversi reportage, inchieste e servizi, Vigna ha compiuto un "autentico incontro con una generazione" attraverso una serie di interviste con circa un migliaio di giovani fra i quindici e i trentacinque anni, dalla studentessa italiana che vive a Strasburgo, al violinista praghese che con la sua musica arricchisce i passanti sul Ponte Carlo e, intanto, "sogna in grande", fino al graffitaro ateniese, intento a colorare i muri della città con la sua arte. 

Questo suo ultimo splendido lavoro, non "un saggio sociologico né la valutazione ragionata di un'indagine statistica", bensì "l'incontro aperto con una generazione", come Vigna stesso lo ha definito, è stato al centro della serata del 17 gennaio presso il Palace Hotel di Bari, organizzata in Interclub con i Rotary Club Bari, Bari Mediterraneo,  Bari Castello, il Rotaract Bari Agorà, e con la partecipazione del CIF (Centro Italiano Femminile). Da sempre profondamente legato ai giovani, e attento al loro futuro, il mondo rotariano ha voluto fortemente esplorare, attraverso lo scritto di Edoardo Vigna, le diverse sfaccettature di quella che lo stesso giornalista definisce la "generazione Erasmus", in un momento di particolare delicatezza e difficoltà per il continente europeo, percorso da un sentimento di euro-scetticismo e diviso da crescenti istanze nazionalistiche.  

I giovani dell'Europa, ragazzi e ragazze, desiderano un cambio di rotta, coltivano il sogno, cercando di portarlo nella realtà di tutti i giorni, di una comunità nuova, legata alla realtà quotidiana e in grado di riflettere le speranze, i sogni, i progetti di questa generazione straripante di energie. 

Un incontro davvero speciale, quello con Vigna, una serata che ha letteralmente impreziosito tutti i presenti con un connubio di geografia e sentimenti, città e parole, volti ed emozioni, nella più tradizionale delle iniziative rotariane da sempre volte a creare riflessioni e arricchimento. 

                                                                           Francesco Giordano

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Un sorriso per Natale

Service “Un sorriso per Natale”   29 dicembre 2019

"Essere Famiglia: un sorriso per Natale". Questo il titolo della preziosa iniziativa che ha concluso più che degnamente un anno rotariano denso di memorabili eventi. Nella cornice dell'agriturismo "Fasano", nel territorio di Cassano delle Murge, il Rotary Club Bari Sud e l'associazione Il Vaso di Pandora, con la viva partecipazione e la freschezza dei giovani dell'Interact Club Gymnasium Bari Sud, hanno dato vita ad una giornata che sarebbe riduttivo definire speciale, una giornata che ha letteralmente scaldato il cuore di tutti i presenti. Protagoniste della stessa le bambine della Comunità Educativa "Padre Annibale di Francia" di Bari, che, in quella che ormai è divenuta una data ricorrente nel programma delle due associazioni organizzatrici, hanno potuto trascorrere ore preziose in compagnia di una Famiglia (volutamente con la F maiuscola) decisamente speciale, allargata, come si usa dire oggigiorno. Circondate dal calore dei soci e degli ospiti intervenuti, le piccole sono state coinvolte in diverse attività; dapprima la pet therapy, con fantastici esemplari di labrador addestrati dagli operatori della "Big Stone Labrador", allevamento qualificato di Retrievers. A seguire una divertente passeggiata a cavallo, che non ha potuto non suscitare l'entusiasmo delle bambine, di fronte ad un animale da sempre simbolo di forza e, allo stesso tempo, di dolcezza e mansuetudine. Ad arricchire ulteriormente la giornata, un delizioso pranzo a base di prodotti biologici locali, preparati dalle sapienti mani delle cuoche dell’agriturismo, e la rituale consegna dei doni natalizi, il tutto in un’atmosfera di umano calore.

La Presidente de Il Vaso di Pandora, Severina Bergamo, ha sottolineato l’importanza di tali iniziative, volte a coinvolgere le bambine nelle più svariate attività, dalla mungitura delle mucche, allo sport e al gioco, finanche al luna park. Con la sua sensibilità di donna e madre, la Bergamo ha voluto coltivare questo legame con la Comunità Educativa "Padre Annibale di Francia" fin dal gennaio del 2017, riuscendo a dare una continuità e una vicinanza preziosa alle piccole. Un impegno che ritroviamo, altresì, nelle parole del nostro Presidente, Roberto Scaravaglione, il quale ha fortemente supportato e portato avanti negli anni il service con la Comunità.

Difficile immaginare un modo diverso di trascorrere una giornata natalizia e di chiudere un anno bello e ricco, come quello appena trascorso, se non donando sorrisi, vicinanza e profondo affetto.

Francesco Giordano

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DISCORSO DI NATALE

16 DICEMBRE 2019

Autorita’ Rotariane, Autorita’ civili, Autorità militari, caro don Franco, care amiche, cari amici, gentili ospiti, 

a nome di Rossella e mio porgo a tutti voi il più caloroso benvenuto

Siamo così giunti alla festa degli auguri di Natale, che segna la metà dell’anno rotariano, vissuto sino ad ora con grande entusiasmo ed intensità; per questo, consentitemi di rivolgere un ringraziamento ai componenti del mio direttivo, che con grande impegno e spirito di servizio rotariano stanno assolvendo ai compiti che il club ha loro affidato, e senza dei quali nulla di quello che sino ad ora abbiamo fatto sarebbe stato possibile. 

Un grazie anche a Roberta Epifani, addetta alla nostra segreteria di club, sempre efficiente, discreta, che ho voluto qui questa sera per condividere insieme a noi questo bel momento di convivialità.

La festa degli “Auguri di Natale”, come sappiamo, costituisce uno dei momenti più significativi del club; infatti, anche nella tradizione del Rotary, è un momento di riflessione su “pace, amicizia, solidarietà, tolleranza” 

Purtroppo, il Natale dei nostri tempi tende sempre più ad essere un Natale consumistico; un Natale fatto di pubblicità, di grandi magazzini, del vendere e del comprare, a tutte le ore, senza sosta; insomma, un Natale più dell’apparire che dell’essere.

Questo non deve essere il nostro Natale.

I credenti sanno bene che il Natale va vissuto nel silenzio, nella riflessione e nell’ascolto, per poterne percepire il significato religioso più autentico.

Ma il Natale è anche quello dei valori. 

I valori a cui mi riferisco sono quelli della famiglia, dell’amicizia, della pace, della fratellanza e della solidarietà. 

Questo è il Natale di noi rotariani, di qualunque parte del mondo, credenti e non credenti, nel quale tutti ci riconosciamo,

Oggi, viviamo in un’epoca in cui prevale la sottolineatura dei diritti e nessuno si sofferma sui doveri verso gli altri. 

Il Rotary, invece, ci richiama e ci tiene saldi ai valori etici della vita e del comportamento.

La nostra associazione, infatti, si richiama non solo a questi principi universali, che appartengono ad ogni credo e ad ogni cultura, indipendentemente da ogni etnia e diversità, e che trascendono il tempo, ma, anche, a standard elevati di comportamento: cioè, all’etica dell’eccellenza.

Aderire al Rotary, come sappiamo, è, infatti, una scelta dettata solo dalla condivisione di questi valori morali.

Se coltiviamo, invece, la cultura dell’apparire abbiamo identità rotariane deboli, indistinte; mentre, dobbiamo perseguire la cultura dell’essere, certo più impegnativa, ma che ci da identità rotariane forti, durevoli, riconoscibili.

Questa è la nostra bussola, la via da seguire.

La responsabilità del comportamento deontologico non è, infatti, solo del Presidente di club, ma di tutti i rotariani.

Sappiamo tutti molto bene che distruggere è facilissimo; basta pochissimo per distruggere un rapporto, per rovinare un’amicizia, per dissipare un patrimonio.

Difficile, molto difficile, è invece costruire; e per costruire ci vuole molto tempo, impegno, pazienza, equilibrio.

Noi rotariani siamo costruttori di pace ed operiamo per il bene comune, mettendo a disposizione degli altri il nostro tempo, il nostro sapere, il nostro impegno.

Dobbiamo essere di esempio per gli altri, e soprattutto per i giovani dei nostri club Rotaract ed Interact, esercitando la nostra leadershep con i fatti e non con le parole.

Ricordiamoci sempre che il nostro motto non a caso è “servire al di sopra di ogni interesse personale”; motto che deve essere scritto indelebilmente nei nostri cuori e nella nostra mente

Ricordiamoci sempre che questo è lo scopo per cui si sta insieme, la prima finalità del nostro sodalizio, la stella cometa che guida il nostro percorso.

E questo, non vale solo per Natale, ma per ogni giorno dell’anno.

Questo è il mio messaggio di Natale, questo è il mio augurio.

Buon Natale. 

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La Carriera Diplomatica: impegno e riflessi sulla comunità

Lunedì 9 Dicembre  “La Carriera Diplomatica: impegno e riflessi sulla comunità”



La tradizione rotariana di dedicare spazio e tempo all'approfondimento di tematiche quanto mai attuali,  e di vivo interesse per la nostra comunità, ha visto il Rotary Club Bari Sud, insieme al Rotaract Bari Agorà, fautore di una serata autenticamente speciale. Protagonista della stessa il nostro ex socio, sempre caro al Club, Michele Bollettieri, attuale Console della Federazione Russa a Bari. Salutato prima dal nostro presidente Roberto Scaravaglione e poi da Domenico Di Paola, Bollettieri ha raccontato ai presenti, soci e ospiti, la sua emozione per la nomina ricevuta e per l'inaugurazione della sede del Consolato Onorario della Federazione, avvenuta lo scorso 15 maggio al Teatro Petruzzelli e alla presenza dell'Ambasciatore della Federazione stessa, Sergey Razov. La sede individuata, sulla Muraglia barese in una palazzina dell'Ottocento, è decisamente evocativa e simbolica. "Una lunga ricerca", riferisce Bollettieri, "mirata ad identificare un luogo che fosse rappresentativo del dialogo fra le due culture, un luogo che guarda a Est e si trova affianco alla Basilica di San Nicola". Nei progetti del Console, tale sede è destinata a diventare un centro di incontro e di condivisione di valori culturali ed etici, e anche dove creare opportunità per la creazione di tavoli ad hoc, dedicati agli imprenditori russi e italiani, per la messa in campo di comuni progettualità nei settori enogastronomico, agricolo, turistico e, non ultimo, industriale. 

In merito a quest'ultimo, sottolinea Bollettieri, il settore energetico gioca un ruolo chiave, in virtù della volontà, da parte della Russia, di compiere una decisa opera di potenziamento dei propri comparti industriali strategici. Le imprese pugliesi, pertanto, potrebbero trovarsi ad essere i partner ideali di un siffatto disegno, con ricadute economiche di enorme rilievo. Ma, affinché ciò sia possibile, è necessario porre fine alle sanzioni in essere, ormai del tutto anacronistiche. "Oltre a danneggiare le economie dei nostri Paesi, le sanzioni innescano delle contro-sanzioni da parte della Russia. In questo modo si limitano le relazioni economiche e si creano fratture e incomprensioni fra i popoli", come ci ha raccontato lo stesso Console. 

Una passione per la cultura russa alimentata dallo studio della letteratura e della musica, quella di Bollettieri; una passione nata anni addietro e che, oggi, è ben felice e onorato di mettere al servizio delle relazioni fra i due Paesi, all'insegna della pace nel Mediterraneo, alla quale entrambi sono chiamati a contribuire. Un insegnamento, per noi rotariani, difficile da dimenticare e perfettamente in linea con le attività che il nostro Club porta avanti costantemente.  

Ad arricchire la serata, la presenza di Domenico Nuzzolese, Responsabile di Bari dell'Associazione Diplomatici. Rivolgendosi in particolare ai numerosi giovani presenti, ha sottolineato l'importanza di inserire nel proprio percorso formativo soggiorni di studio e lavoro in Paesi esteri, arricchendo, in tal modo, le esperienze culturali e di vita.

                                                                                                        Francesco Giordano

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IL PICCINNI……. in tutti i sensi

IL PICCINNI……. in tutti i sensi

Vi sono giorni destinati a restare impressi nella memoria di chi, come noi rotariani, dedica parte delle proprie energie e del proprio tempo al servizio della comunità. Uno di questi è di certo quello dell'inaugurazione, nella cornice del prestigioso Teatro Piccinni di Bari, restituito in tutto il suo splendore finalmente alla Città dopo un lungo periodo di restauro, del progetto "multisensory cultural experience art3". La giornata scelta per tale evento non è stata casuale, bensì fortemente simbolica. Nella ricorrenza della Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità, il Rotary Club Bari Sud ha dato avvio ad un progetto di inclusività di rara qualità e bellezza, finalizzato a rendere l'arte fruibile a tutti. Ideato dalle associazioni Onlus Tactile Vision di Torino e Lettura Agevolata di Venezia, promosso dal Rotary a livello nazionale, ed attuato dal nostro Rotary Club Bari Sud con il Comune di Bari, grazie al supporto della banca Fideuram e sotto il Patrocinio dell'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Bari, il progetto si pone l'ambizioso obiettivo di consentire al più ampio numero di persone possibile la corretta fruizione delle bellezze artistiche contenute all'interno dell'edificio, e non solo. 

Visibilmente emozionato, il nostro Presidente, ing. Roberto Scaravaglione, ha illustrato i tratti peculiari dell'iniziativa che, avviata nel 2018 grazie all'attività di promozione e coordinamento del Rotary Club Venezia, ha visto l'ulteriore adesione del Rotary Club Matera, impegnato a realizzarla nel 2020. Il Presidente non ha mancato di citare e ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione del progetto in questione, dal titolo quanto mai evocativo  “Il Teatro Piccinni… in tutti i sensi”, fra i quali il Presidente del Rotary Club Venezia, il Past President del Rotary Club Bari Sud nell’anno 2017/2018, ing.  Nicola Nuzzolese , coordinatore del gruppo di lavoro e  la Past President del Rotary Club Venezia nell’anno 2017/2018, arch.  Elisabetta Fabbri , direttore dei citati lavori di restauro del Teatro Piccinni. Il gemellaggio tra i due Rotary Club, avvenuto nell'anno 2017/2018, ha dato avvio ad un percorso di amicizia e di progettualità comune di cui il progetto "art3" è una importante tappa. Lo stesso Presidente Scaravaglione ha sottolineato quanto forte sia stata la volontà di rendere possibile questo progetto nella città di Bari, "perché contribuire alla conoscenza del patrimonio culturale, rendendolo fruibile a tutti, appartiene alla mission del Rotary”, per citare le sue stesse parole. 

Attraverso l'utilizzo di tecnologie avanzate, è stato realizzato un pannello multisensoriale con informazioni di tipo visivo, tattile e audio; una speciale tecnica di stampa consentirà l'integrazione di contenuti visivi e tattili, con testi in Braille e disegni tattili in inchiostro trasparente a rilievo (dedicati alle esigenze e specificità della lettura con le mani), sovrapposti ad immagini e testi visibili a colori. La ricchezza delle tecnologie impiegate ha dato vita ad uno strumento in grado di combinare le informazioni visive e tattili, e renderle accessibili ad ipovedenti e non vedenti, nonchè ad un pubblico ancora più ampio, in un'ottica di integrazione e inclusione. I contenuti storico-artistici sono resi fruibili attraverso QR Code e NFC (Near Field Communication) che, posizionati nella parte bassa del pannello, forniscono una guida audio-video, con sottotitoli e traduzione dei testi in inglese e LIS (Lingua dei Segni Italiana). 

Ad arricchire le testimonianze presenti, e a riprova dell'impegno fondamentale e del supporto delle amministrazioni pubbliche, l'intervento dell'Assessore alle Culture, Ines Pierucci, e al Welfare, Francesca Bottalico, le quali hanno sottolineato come il progetto si inserisca perfettamente nel solco del Design for All, e nell'attività che il Comune di Bari sta realizzando per valorizzare il patrimonio culturale della città. 

                                                                                                            Francesco Giordano

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