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Da un'idea nasce un vestito

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IL LATTE D’ASINA - SERATA 20 LUGLIO 2015

IL LATTE D’ASINA - SERATA 20 LUGLIO 2015

Serata dedicata al latte di asina Serata dal tema molto particolare quella dedicata all'onoterapia, un tipo di pet therapy diffusa in Francia, Stati Uniti e Svizzera, praticata utilizzando asini che solo di recente si sta diffondendo nei centri di riabilitazione italiani. Una serata con due relatori eccellenti, il Prof. Centoducati e la Prof.ssa Anna Chironna, accompagnati dall’associazione Cosmottega che nasce con l' obiettivo di diffondere la cultura della salute con prodotti naturali. La serata inizia proprio con l’entusiasmante e coinvolgente prova di prodotti cosmetici a base di latte d’asina.

Dopo i saluti del Presidente, inizia la relazione dal professor Pasquale Centoducati professore Ordinario di "Produzioni animali" presso il Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi ALDO MORO. Nel corso dell’intervento emergono alcuni dati ed interessanti informazioni riguardanti ad esempio i circa 15.000 bambini che ogni anno nascono con problemi di intolleranza o allergia al latte vaccino, per i quali il latte di asina, così simile al latte materno, rappresenta una valida alternativa. Sull’onoterapia viene evidenziato come questa non permette mai di restare passivi o di isolarsi, e si rivolge per lo più a un'utenza che soffre di disturbi della personalità e in generale a cardiopatici ed ipertesi, a persone diversamente abili, bambini ed anziani, malati psichiatrici e tossicodipendenti, detenuti, sieropositivi, audiolesi, non vedenti, persone con problemi di ansia, stress, solitudine, accettazione e disarmonia emotiva.
Serata dedicata al latte di asina E’ seguito poi l’intervento della dott.ssa Anna Chironna, laureata in Scienze dell’educazione, pedagogista perfezionata in riabilitazione equestre, esperta in attività assistite con asini e cavalli, che dal 2006 coordina in qualità di presidente, le attività del Centro educativo e di attività assistite con gli animali "L'asino che Vola".
La serata si è conclusa con i ringraziamenti ed i saluti del Presidente Gianluigi di Giulio e dell’assistente del Governatore Saverio Belviso.

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Rotary Bari Sud

RELAZIONE PROGRAMMATICA A.R. 2015-2016

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Autorità rotariane, Autorità civili, Soci, gentili ospiti, come da protocollo siamo qui stasera per la mia relazione programmatica dell’anno rotariano 2015-2016. Prima di tutto sento di ringraziarvi per la stima e l’affetto che avete voluto dimostrare nell’affidarmi l’onore di dirigere il nostro Club, spero di esserne all’altezza.

L’entusiasmo e lo spirito di servizio con i quali io e gli amici del Direttivo interpreteremo quest’anno, sono certo contageranno tutti voi; soltanto da questo connubio penso possa realizzarsi un anno di servizio produttivo. Francesco nel suo anno di presidenza ha fatto cose egregie, sapendo anche adeguatamente motivare chi con lui ha lavorato, lasciando certamente un segno per noi che proseguiamo l’azione. Penso, infatti, che nella scelta dei services non sia necessario cercare l’originalità a tutti i costi, spesso è sufficiente proseguire e completare progetti efficaci, programmati in un arco temporale adeguato. D’altro canto, però, è opportuno attualizzare l’azione rotariana, pronti ad intercettare le esigenze contingenti del territorio e cercare alleanze di operatività negli altri club metropolitani, per risultare ancora più incisivi nell’azione.

In questo tempo nel quale valori ed assetti che sembravano definiti vengono meno ed anche le nostre  esigenze ed  aspettative cambiano fino ad assumere connotazioni fino a ieri impensabili, nel breve volgere di un anno di Presidenza, il mio impegno sarà quello di dare al Club ed ai suoi soci, stimoli che consentano di sviluppare, in una piena consapevolezza, la capacità di contribuire attivamente, dando modo a ciascuno di essere attivo dove e come è più utile servire. La nostra forza viene dalla  possibilità di agire assieme: è una responsabilità che ci siamo assunti aderendo al Rotary. Ed in questo senso credo che, in un ambiente di alto profilo come quello del Rotary Club, le nostre tante diverse professionalità ci possono certamente permettere di trovare strade nuove per evolvere oggi nella realizzazione degli ideali rotariani, perché i valori fondamentali  vengano difesi.

E’ tuttavia necessaria una riflessione. In alcuni casi, ovviamente con rilevanti eccezioni, i nostri progetti si basano prevalentemente sulla raccolta di fondi piuttosto che su un’attiva partecipazione dei soci. Si pone la questione di come superare questa impostazione per riavvicinarsi ad un concetto di partecipazione più attiva, utilizzando direttamente ed in maniera ampia le professionalità presenti nel Club.

Passo ora ad esporre il  Programma, sperando di poterlo condividere e per il quale auspico l’aiuto e il sostegno di voi tutti. Nel mio anno di presidenza cercherò di mettere a disposizione, con totale spirito di servizio, tutta la mia passione e la mia professionalità; tutto questo nella convinzione che ciascuno di noi, al momento opportuno, deve essere in grado di produrre il massimo per contribuire all’assolvimento della missione storica del Rotary. Con l’obiettivo prioritario di perseguire al meglio gli obiettivi fondamentali del Rotary, compito principale del mio mandato sarà di continuare a gestire il nostro Club, già molto attivo, impegnandomi nel garantire la conservazione e lo sviluppo dell’effettivo, la partecipazione dei soci ai progetti di servizio a favore della comunità, la formazione di dirigenti, capaci di servire il Rotary oltre il livello del club, il sostegno alla Rotary Foundation,  mirante a finanziare i progetti umanitari ed educativi di club e distretti.

Per aiutare i soci di più giovane anzianità rotariana ad inserirsi nel gruppo, sarà necessario dare spazio a discussioni che consentano di maturare una posizione su tematiche di interesse sociale, approfondendo molti e svariati temi che coinvolgono le professioni. Infatti già in questo mese, nella riunione del 27, Beppe Macaione in qualità di istruttore del club, darà il benvenuto nel Rotary con piccoli gettoni di nozioni rotariane ed i due nuovi soci, Iginia Plantamura e Michele Terrone, si presenteranno.

Da più parti si è individuato un crescente bisogno di concentrazione degli sforzi per avere un maggiore impatto, un maggiore riconoscimento pubblico, una maggiore efficienza con l’impostazione di operazioni mirate. Pertanto in primo luogo ho ritenuto di dover affrontare il fondamentale problema dell’informazione e quindi della comunicazione, sia interna al Club che esterna, verso la comunità rotariana e non, perciò ho costituito una specifica Commissione di Informazione e divulgazione delle attività del Club: “Commissione sito Web”. Tale commissione, avrà il compito di curare i rapporti con la stampa, cercando di attivare una comunicazione coordinata, sviluppando anche i nuovi sistemi di comunicazione ed i Social Network. In questa maniera ed anche nel corso delle nostre riunioni, verrà fatto un aggiornamento delle attività in itinere. Spero anche di poter inaugurare una novità che io giudico assolutamente necessaria: il collegamento in streaming delle riunioni. Ciò consentirebbe la partecipazione alla vita del club di soci impossibilitati a farlo, prevedendo, in caso di eventi a particolare valenza sociale, di allargare il collegamento all’esterno del mondo Rotary. Il nostro programma mensile continuerà ad essere inviato via mail ai soci, a tutti gli altri club cittadini e gemellati ed alle autorità rotariane, oltre che pubblicato su social network, limitando al necessario l’invio cartaceo, così come continueranno ad essere fornite informazioni sulle attività degli altri clubs cittadini e non.

Considerando prioritario l’affiatamento tra i soci, cercherò di mettere  in campo diverse iniziative per diversificare le serate conviviali, privilegiandone i contenuti socio-culturali, scientifici, sportivi e d'impresa, con riferimenti più pertinenti all’attualità ed alle dinamiche del nostro territorio, con la presenza di ospiti illustri, intensificando ove possibile anche le conviviali interclub in sede e fuori sede.

Il programma di quest’anno, al quale stiamo lavorando intensamente, cercherà un equilibrio tra le diverse vie di azione: ci rivolgeremo, com’è tradizione, a relatori in grado di darci stimoli culturali su argomenti di arte, letteratura, musica e sport. Affronteremo temi legati all’innovazione tecnica e scientifica, che ha grande impatto sulle nostre vite. Daremo adeguato spazio ad argomenti legati alla corrente situazione sociale ed economica.

Il Programma intende quindi raggiungere i suoi obiettivi agendo negli ambiti indicati dalle cinque vie d’azione rotariana:

1. la via di azione interna;

2. la via di azione professionale;

3. la via di azione di interesse pubblico;

4. la via di azione internazionale;

5. la via nuove generazioni

1. Con riferimento alla via di azione interna

verrà data particolare importanza all’affiatamento tra i soci e all’ adeguamento funzionale del Club, continuando nell’azione già intrapresa negli anni precedenti. Intendo, a tal fine, coinvolgere nell’Amministrazione del Club oltre al Consiglio Direttivo ed ai Presidenti di Commissioni il maggior numero possibile di Soci, avvalendomi del principio dell’avvicendamento, favorendo e stimolando una loro partecipazione, la più ampia possibile alle diverse iniziative sia locali che distrettuali. In questo modo si riesce contemporaneamente a recuperare alcuni degli aspetti più peculiari della tradizione rotariana, come quello di un rapporto ancora più stretto con il territorio di appartenenza e con la famiglia rotariana in generale.

Per quanto riguarda l’effettivo, partiremo da un’attenta analisi della situazione attuale, questa è una necessità  più volte evidenziata. Ma non devono essere i numeri e la volontà di crescere come dimensione a guidarci: un socio è tale se opera attivamente nel Club, se va oltre i pronunciamenti e si fa attore di progetti che si pongono l’obiettivo di incidere positivamente sulla società. Per questo motivo i progetti dei quali sarà promotore il Club saranno aperti anche alla collaborazione di non soci, ed un biglietto da visita importante per valutare la possibile immissione nel Club di qualcuno di questi sarà la capacità di essersi già integrato, come operatore esterno, che sia la capacità di far propri i modi di operare rotariani a far emergere i candidati alle nuove ammissioni.

2. Con riferimento alla via di azione professionale

non tutte le professionalità sono immediatamente spendibili in ambito sociale. Ma qualcosa si può e si deve fare, la società che ci circonda ha esigenze crescenti ed è alla nostra capacità trovare il modo di dare spazio alle molteplici professionalità presenti nel nostro club: ciascuno di noi deve essere messo in condizione di onorare l’essenza dello spirito rotariano.

Sono certo che molti soci in questo Club sentono questo come il reale motivo della loro presenza nel Rotary, ed in questo contesto potranno dare contributi di altissima qualità. Invito ciascuno di voi a riflettere su questo argomento, a farsi parte attiva per dare supporto ai progetti ed a farsi promotori di nuove idee, che  saremo felici di supportare.

Per incoraggiare i soci a porre la professionalità al servizio della comunità, ed alla via di azione di interesse pubblico, per migliorare la qualità di vita, è previsto un progetto di servizio orientato a favorire la ricerca sul cancro,  tema di estrema attualità ed a me particolarmente caro, per motivazioni professionali oltre che per vicende personali.

3. Con riferimento alla via di azione di interesse pubblico

è mia intenzione coinvolgere figure professionali specifiche del club ingegneri ed  architetti, per preparare un progetto atto ad analizzare le vere esigenze di service da fare nel territorio della nostra provincia, dandoci cosi una sorta di scala di priorità nell'agire al servizio della collettività. Una borsa di studio potrebbe essere la ricompensa per il lavoro svolto. Vorrei poter dare un segno tangibile del nostro club sul territorio ridonando il giusto splendore ad alcuni monumenti simbolo  della nostra città. Inoltre sarà mia cura portare avanti il progetto di riqualificazione di un ‘area di Enziteto, fiore all’occhiello del presidente Francesco D., passando alla fase di attuazione. Abbiamo, inoltre, aderito con entusiasmo ad un Service Distrettuale, già approvato, promosso dal Rotay Club Bari,  fortemente voluto dal Presidente Paolo Di Tonno. Tale progetto prevede l’installazione nel la città di Bari di un sistema di segnalazione dei principali punti di interesse artistico (POI), elemento essenziale a supporto di una visita turistica consapevole. Ne deriva una maggiore fruibilità dei POI della città a favore di turisti e della popolazione locale (che spesso è inconsapevole della ricchezza del proprio territorio). Si intende selezionare un numero limitato di circa 30 POI prevalentemente ma non esclusivamente ubicati in “Bari vecchia”. I leggii collocati in prossimità dei POI riporteranno :

  • il nome del POI e l’ epoca di edificazione
  • un QR code che generi un link alla pagina appropriata di una piattaforma informatica
  • il logo del Rotary International
  • il logo del Comune di Bari
  • il logo di eventuali sponsor

4. Con riferimento alla via di azione Internazionale

è già in attuazione il progetto scambio giovani a lungo termine, iniziato con Francesco D’Alessandro, che potrebbe avere un auspicabile epilogo nel gemellaggio con il Club internazionale ospitante ed è in programmazione un nuovo progetto analogo, questa volta con il coinvolgimento di scuole metropolitane.

5. Con riferimento alla via di azione verso le nuove generazioni

una particolare attenzione va rivolta nei confronti del Rotaract e dell'Interact, per l’importanza che assumono per noi e per il Rotary International, i giovani. Le Nuove Generazioni, che costituiscono la quinta via d’azione rotariana, devono continuare ad essere i nostri primi partner nel servire e che noi dobbiamo orientare ed accompagnare nel loro agire rotariano, nella necessaria dialettica che deve intercorrere tra il mondo giovanile ed il mondo adulto del Rotary. Una specifica voce del bilancio prevede un contributo, seppure minimo, per le loro attività, mentre ogni sforzo sarà fatto per accompagnarli nella realizzazione dei progetti di servizio programmati dal presidente del  club Rotaract Agorà e del Rotaract Bari. Con la collaborazione dei due presidenti Rotaract e usufruendo della loro professionalità, visto che entrambi sono agronomi, mi piacerebbe ridare vita alla festa degli alberi a cui ricordo di aver partecipato da piccolo quando ero studente delle scuole elementari. Cercheremo, inoltre di utilizzare i fondi messi a disposizione dal Rotary International per avvantaggiare giovani studenti o neolaureati, eccellenze nel loro ambito di studio, ma soprattutto motivati, con borse di studio. 

La dovuta importanza verrà data alle serate per la visita del Governatore ed alla tradizionale conviviale per lo scambio degli auguri di Natale, durante la quale saremo in grado di contribuire alla raccolta di fondi da destinare ai piu' bisognosi attraverso la donazione in favore di una Parrocchia, tramite per sostenere e ridurre la povertà sociale. Altro particolare evento a cui stiamo lavorando è il “Concerto di Natale” organizzato in collaborazione con il CUTAMC (l Centro Universitario per il Teatro, le Arti visive, la Musica, il Cinema (C.U.T.A.M.C.) di cui fanno parte studenti universitari, capaci concertisti, diretti dal maestro Marrone. Tale evento straordinario, sempre finalizzato alla raccolta fondi, di altissimo spessore culturale e sociale dedicato a tutti, potrà contribuire a dare la giusta visibilità mediatica al Rotary ed in particolare al nostro club.

Periodicamente verranno dedicate serate alle Assemblee del club, le cui date di svolgimento saranno indicate nel Calendario, e che ricorso saranno aperte ai soli Soci.

Ho provveduto a nominare lo staff che mi affiancherà nella conduzione del Club, vale a dire i Presidenti delle Commissioni in cui si articola l’organizzazione interna.

Ho provveduto a nominare le Commissioni del Club, cercando di coinvolgere tutti ed ancor più i nuovi Soci ed i più giovani e motivati, poiché ritengo  che il Rotary abbia bisogno del loro apporto, della loro freschezza e del  loro entusiasmo per realizzare Services efficaci che ci consentano anche di  uscire dall’anonimato.

Il Programma che ho presentato in questa sede necessita, per la sua realizzazione, non solo del mio impegno ma anche e soprattutto della collaborazione di tutti i soci del  nostro club. Un ringraziamento quindi va sin da ora a voi tutti. Sono sicuro  che non farete mancare mai il vostro sostegno e la vostra fattiva collaborazione. Da parte mia posso solo dirvi, e quindi concludere , che farò di tutto per corrispondere alla fiducia e all’amicizia che avete già dimostrato affidandomi la presidenza del club per questo anno rotariano. A voi chiedo amicizia, collaborazione e tanta benevolenza per il lavoro che io con il direttivo e con chi di voi lo vorrà, cercheremo di svolgere nel miglior modo possibile, con entusiasmo, passione, impegno, senza alcuna esperienza specifica, semplicemente guidati da un credo a noi tutti tramandato da illustri predecessori, che in nome di questo piccolo simbolo, la ruota, hanno tanto operato.

Ancora grazie per la fiducia accordatami       

                                                        Gianluigi

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Programma Luglio 2015

Programma Luglio 2015

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Conferimento Premio La Pesa

Si è svolta nella serata di lunedì 8 giugno 2015, presso il Comando della Legione Carabinieri Puglia, la cerimonia per la consegna del premio annuale “Mario La Pesa” che il Rotary Club Bari Sud assegna ad un figlio di un’appartenente all’Arma dei Carabinieri deceduto in corso di servizio. Quest’anno il premio rotariano è stato consegnato dal generale di brigata Claudio Vincelli alla piccola Martina, di 7 anni, figlia dell’appuntato scelto Giovanni Scalera. Il giovanissimo militare, sempre distinto per impegno, umanità e professionalità, è deceduto il 7 aprile 2015 all’età di 37 anni, a seguito di un incidente stradale verificatosi il 21 febbraio ad Altamura lungo la statale 96, mentre si accingeva a raggiungere i propri familiari a Bitritto. La serata è stata anche l’occasione giusta per ricordare il ruolo importante che svolgono i carabinieri ogni giorno sul territorio per dare sicurezza ai cittadini, con grande spirito di abnegazione, dedizione e servizio, proprio come sottolineato ed evidenziato dal Presidente Francesco D’Alessandro e da Lino Pignataro, Assistente del Governatore Distretto 2120. Il presidente, in particolare, si è soffermato sull’ideale del servizio al di sopra del proprio interesse personale che accomuna Rotary ed Arma dei Carabinieri rilevando come il tema della serata sia in linea con l’esigenza di ricostruire la coscienza morale del nostro paese con lo stesso spirito con cui i Reali Carabinieri, combattendo il brigantaggio, contribuirono alla costruzione dello stato unitario. Da ultimo ha ricordato l’oscuro eroico sacrificio dei carabinieri che nei piccoli centri costituiscono insostituibile presidio della legalità, veri eroi quotidiani del servire. Dopo la cerimonia il Generale Claudio Vincelli, comandante della Legione Puglia, ha trattato, per l’appunto, l’argomento “Carabinieri e Briganti nell’Italia post risorgimentale”, anche in considerazione del bicentenario dell’Arma dei Carabinieri. E’ stata proposta la storia dell’Arma, nata nel 1814, sull’esempio della Gendarmeria francese, da un’intuizione di Vittorio Emanuele I, quale corpo speciale destinato a proteggere il territorio ed impegnato nei moti d’indipendenza, nella Guerra di Crimea, fino al mantenimento dell’ordine dell’Italia Unita.

Tra gli anni 1861-1866, segnati dal Grande Brigantaggio, morirono sul campo oltre l5mila rivoltosi e circa 600 carabinieri, impegnati in battaglia a fianco dell’Esercito Regio. Un vero e proprio esempio di guerra asimmetrica, non convenzionale, combattuta con grande ferocia e crudeltà fuori dagli schemi consueti. E’ stato ricordato il capitano Chiaffredo Bergia, pluridecorato della Legione, debellò agguerrite bande di briganti che con le loro scorrerie terrorizzavano le popolazioni dell'Abruzzo e della Puglia, morto a Bari 1892, è dedicata e intitolata la caserma che ci ha ospitati. Al termine della interessante conferenza sono seguiti l’intervento del nostro socio Valentino Valentini, cui il Generale Vincelli ha fornito gentilmente ulteriori delucidazioni e precisazioni, e le conclusioni della intensa serata rotariana da parte di Lino Pignataro. Lino ha portano all’illustre Relatore, ai Soci e a tutti gli Ospiti i saluti del Governatore Luigi Palombella, e ha ricordato il fermo legame che esiste tra l’Arma dei Carabinieri e il Rotary Club Bari Sud, dedite al servizio, entrambi pregne di valori e ideali, quali la pace e la comprensione mondiale. Il tocco di campana ha chiuso una serata di alto valore civile e morale.

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08/06/2015 Conferimento del premio "Mario La Pesa" - "Carabinieri e Briganti nell'Italia post Risorgimentale"

Gen. Claudio Vincelli

Rotary Bari Sud

“Il Silenzio non è d’oro”

Prima di iniziare la riunione il Presidente comunica ai presenti, sia pure in sintesi, gli esiti del Congresso Distrettuale tenutosi a Matera, evidenziando come in quella sede, ove mai ce ne fosse stato bisogno, è emersa la imprescindibilità di un impegno concreto del Rotary nella società, soprattutto nei confronti di chi ha bisogno di apporti che non siano solo economici, ma soprattutto progettuali. Il Presidente, quindi, elenca i nominativi dei soci del club che hanno ricevuto riconoscimenti da parte del Distretto:

Distintivo in oro e brillanti (avendo già ricevuto 9 Paul Harris Fellow): Giuseppe Massarelli e Pasquale Pignataro;

Distintivo in oro: Giorgio Papa;

Paul Harris Fellow: Gianvito Giannelli e Francesco D’Alessandro;

Attestato di Rotariano dell’anno: Antonio Schirosi;

Attestati di Merito: Domenico Di Paola, Nicola Nuzzolese, Giovanni De Pergola, Cosimo Lacirignola, Gianvito Giannelli e Francesco D’Alessandro.

Ugo Patroni Griffi è stato cooptato nel Consiglio di Amministrazione della Fondazione “Il Rotary per lo sviluppo dell’Imprenditoria nell’Italia Meridionale”.

Inoltre, in sede congressuale, Gianvito Giannelli e Francesco D’Alessandro hanno relazionato rispettivamente sul Ryla Distrettuale e sul service “La tutela dell’ambiente vista dai ragazzi”. In particolare detto service, di cui sono stati indiscussi protagonisti i soci Antonio Schirosi, Carmen Russo, Marco Pellegrini, Michele Sarra e Francesco Fracassi, è stato presentato, su disposizione del Governatore, con la realizzazione di un totem.

Conclusa la breve introduzione, il Segretario Gennaro, dopo le usuali comunicazioni di rito, saluta gli ospiti. Numerosi i soci presenti, nonostante la particolarità dell’argomento da trattare, argomento che è, per l’appunto, il tumore dell’ovaio e il suo impatto sulla donna, tema, questo, trattato con delicatezza e grande competenza dai relatori, il nostro socio dr Franco Caradonna, il prof Gennaro Cormio della Università di Bari e la Dott.ssa Adele Leone, presidente dell’ACTO (Alleanza Contro il Tumore Ovarico).

Franco Caradonna introduce l’argomento fornendo interessanti informazioni sui dati epidemiologici e sui possibili fattori di rischio del cancro ovarico.

Fa, quindi, seguito, una avvincente e suggestiva relazione, nonostante la difficoltà dell’argomento, del prof Gennaro Cormio che illustra lo stato dell’arte sulla malattia, le possibili strategie di prevenzione, diagnosi e trattamento della stessa.

Conclude la dott.ssa Adele Leone con una accorata relazione con la quale illustra cos’è l’ACTO e gli obiettivi di questa giovane associazione.

L’ACTO infatti si propone di divulgare tutte le informazioni relative a questo male per fare sì che il maggior numero di donne si sottoponga a quegli accertamenti che consentono una diagnosi precoce e di migliorarne la prognosi. Inoltre tra gli obiettivi c’è quello di fornire assistenza di tipo tecnico, amministrativo e psicologico alle pazienti affette da questo male.

Il risultato di questo lavoro impegnativo potrebbe essere quello di ridurre i cosiddetti viaggi della speranza informando che anche da noi esistono delle realtà in grado di affrontare questo genere di problematiche.

Al termine delle relazioni una intensa discussione sugli argomenti trattati, a testimonianza dell’interesse suscitato e della partecipazione attiva dei soci del nostro club all’evento.

Tocco di campana e torta di compleanno, scortata da ottimo spumante, gentilmente offerta dai soci Francesco Paolo Angiulli e Marco Pellegrini.

AA.VV.

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Carabinieri e Briganti nell'Italia post Risorgimentale

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Programma Giugno 2015

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“Non mi senti”

 

Il Presidente, dopo le usuali notizie di segreteria, passa la parola a Giuseppe De Ruvo, che ha promosso ed organizzato questa riunione, il quale introduce il relatore della serata Dott. Felice Giusti, medico cardiologo, di grandi doti professionali ed umane, che lo hanno condotto a scrivere un libro dal titolo “Non mi senti”. Il Dott. Giusti, quindi, passa ad illustrare – in sintesi - la storia, narrata nel libro, che, tra realtà e fantasia, prende le mosse da quando la malattia di Alzheimer estingue la memoria di un uomo. I suoi tre figli, che sono in bilico tra la paura e il desiderio di conservare qualche brandello di una vita, osano strappare il velo del non-ricordo. Con l’aiuto di una tecnologia avveniristica si avviano alla ricerca di ricordi perduti, su un sentiero inesplorato, irto di interrogativi che scavano nelle loro coscienze. Ma la scienza oltrepassa le aspettative travolgendo i tre fratelli tra euforia e smarrimento, costringendoli a riscrivere la realtà.

Così, accade che, come in un giallo, un passato sorprendente si legherà a un futuro possibile. Una avventura, intrecciata tra la realtà fatta di sensi di colpa e tenerezza e la fantasia frammista ai ricordi e sorprese, che induce a riflettere sul senso della vita.

La vicenda si ispira a una storia realmente vissuta da un amico personale dell’autore, oltre che alle esperienze maturate a contatto con i pazienti affetti dalla malattia di Alzheimer.

Brani del libro vengono letti con commossa partecipazione dall’attrice Apollonia Netti.

Si passa quindi agli interventi programmati sul tema della medicina del futuro, da parte dei medici D. Pirolo, neurologo, R. Lagioia e T. Micelli Ferrari, oculisti, i quali, ognuno dal proprio angolo di visuale, si soffermano sulla imprescindibilità degli apporti della tecnologia in medicina, apporti che devono essere comunque finalizzati a far vivere meglio i pazienti senza di per sé prescindere dall’indispensabile ruolo dell’uomo – medico.

Significativo l’intervento dell’editore Gino Dato, cui il Presidente D’Alessandro ricorda il passato di “direttore” della rivista “Il Marsupiale” del Liceo Orazio Flacco. Alcuni dei soci presenti ritengono di formulare domande cui il relatore risponde con cortese sintesi.

Tocco di campana e tutti a casa.

Francesco D’Alessandro

 

 

Rotary Bari Sud

Cervel...lando, breve viaggio attraverso il cervello

 

Riunione di particolare interesse medico-scientifico quella organizzata dal Rotary Club Bari Sud lunedì 11 maggio 2015, con Relatore di eccellenza il Prof. Antonio de Tommasi, Direttore dell'Unità Operativa Complessa di Neurochirurgia - Università degli Studi "Aldo Moro" - Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – Bari, socio fondatore e past president del Club Bari Sud. Dopo i saluti di rito a Lino Pignataro, Assistente del Governatore, al Governatore emerito Titta de Tommasi, ai Soci e a tutti gli Ospiti, dopo le informazioni di segreteria, ha avuto inizio la serata rotariana. Nell’introdurre il Relatore, il Presidente non ha potuto fare a meno di ricordare ai presenti che nel 2001, a quello stesso tavolo, erano presenti, con lui, lo stesso Antonio de Tommasi e Lino Pignataro, rispettivamente nella qualità di tesoriere, presidente e segretario del club. Perché del Suo racconto rimanga fedele traccia, il Prof. De Tommasi è stato così generoso da fornire un abstract, che viene riportato integralmente qui di seguito.

Nei vari incontri tenutisi sul tema “Nutrire il cervello: dieta e malattie neurologiche”, nel corso della V edizione della settimana mondiale del cervello (16-22 marzo 2015), la Società italiana di Neurologia (SIN) ha sottolineato l’importanza di proteggere il cervello da disturbi cognitivi e dalle demenze evidenziando la necessità della prevenzione di tali patologie ancora lontane da un preciso percorso terapeutico. Risulta infatti cruciale un corretto nutrimento del cervello, un continuo esercizio fisico ed un costante allenamento intellettuale. Studi su popolazioni con ampie casistiche hanno dimostrato che la cosiddetta dieta mediterranea o meglio un orientamento alimentare di tipo mediterraneo riduce l’incidenza delle demenze e della malattia di Alzheimer per cui via libera ad una alimentazione povera in colesterolo e ricca di fibre, vitamine ed antiossidanti presenti nella frutta e nella verdura e di grassi saturi contenuti nell’olio extravergine di oliva. Alcune carenze vitaminiche di folati e vitamina B12 possono poi facilitare l’insorgere di demenze attraverso un incremento dell’omocisteina, sostanza tossica per i neuroni. Gli antiossidanti presenti in frutta e verdura (vitamina C ed E, licopeni, antocianine) contrastano l’accumulo di radicali liberi così dannosi per il cervello. Rivalutato appieno un moderato consumo di caffè e vino rosso per le sostanze antiossidanti in essi contenute aventi un ruolo protettivo nei confronti delle demenze.

Decisamente da evitare, secondo le relazioni della SIN, una dieta vegetariana (con l’esclusione dei pazienti parkinsoniani) che, se da un lato ha dimostrato di poter prevenire patologie cardiovascolari ed il diabete, dall’altro rischia, in particolare nella variante vegana, di determinare serie carenze di nutrienti essenziali come oligoelementi e vitamine. La carenza infatti di vitamina B12 determina sia un aumento dei livelli plasmatici di omocisteina, incrementando il rischio di demenze e di malattie cerebro-vascolari, sia un aumento di S-adenosil-metionina che favorisce disturbi di tipo mielopatico e neuropatico.

Secondo uno studio effettuato negli USA in cui trenta donne che intendevano seguire una dieta senza carboidrati sono state sottoposte a tests mentali 48 ore prima dell’inizio della dieta ottenendo delle risposte registrate. Tali tests sono stati ripetuti a distanza di una settimana ed alcune donne hanno dimostrato una minore elasticità mentale ed in particolare un maggior periodo di latenza tra le domande e le risposte. Nelle settimane successive si sono osservate nelle donne in studio alterazioni cognitive sempre maggiori che al termine di un mese di dieta risultavano significative. Un consiglio quindi se si segue una dieta povera in carboidrati essa non dovrebbe andare al di là di un mese circa.

Per la prevenzione poi di patologie cerebrovascolari ed in particolare per la prevenzione primaria dell’ictus, le recenti linee guida concordano per una alimentazione ad indirizzo mediterraneo a basso contenuto di sodio, alcool e grassi saturi con prevalenza di nutrienti protettivi quali Omega 3, fibre, vitamina B6-B12, calcio, potassio.

Oltre la nutrizione in senso stretto viene raccomandato di mantenere viva la “Riserva Cognitiva”che dipenda da istruzione, rapporti sociali ed attività lavorativa che mantengono attivo il cervello: particolarmente utile contro le demenze il “Lifelong learning” cioè il processo di apprendimento permanente ed adeguato ai nuovi bisogni sociali o lavorativi.

A questo punto si spengono le luci e sullo schermo appare un cervello colorato di blue tenuto teneramente da due mani ….allacciamo le cinture ed entriamo in minuscole capsule per esplorare i misteri del cervello. Il relatore, con l’aiuto di immagini in movimento ci introduce nello sviluppo del cervello umano che rappresenta il più alto livello di perfezione strutturale con lo sviluppo completo della corteccia cerebrale. Si passa quindi ad una illustrazione della fisiopatologia cerebrale con particolare evidenza della differenza di specializzazione degli emisferi cerebrali: l’emisfero destro ritenuto “creativo”, l’emisfero sinistro ritenuto “razionale”. Ambedue gli emisferi comunque concorrono a costituire un tutt’uno che è il nostro cervello attraverso il corpo calloso, insieme di fibre nervose di tipo associativo che passano a ponte tra i due emisferi. A questo punto il relatore si sofferma sulle possibili differenze tra il cervello dell’uomo e quello della donna sottolineando la maggiore creatività ed elasticità mentale del cervello della donna rispetto a quello dell’uomo più razionale: questo potrebbe risalire al tempo dei nostri progenitori quando l’uomo, cacciatore, usciva dalla caverna per procurare il cibo per la famiglia infatti egli doveva uscire in spazi aperti il più delle volte sconosciuti ed infestati da fiere per cui si doveva ingegnare su come procurarsi il cibo e quindi non c’era spazio per la paura, emotività, ansia. Al contrario la donna che provvedeva alla difesa dei piccoli ha sviluppato una maggiore emotività ed una attività visuo-spaziale più ampia permettendole di uscire dalla caverna, di studiare i pericoli presenti e, solo in caso di assenza degli stessi, consentiva la fuoriuscita dei piccoli.

Il cervello quindi rappresenta l’organo che non ubbidisce neanche al cuore, il cervello “comanda” per cui sono da sottolineare alcune protezioni di questo organo che non si riscontrano in altre parti del corpo umano: la scatola cranica, le meningi che proteggono il cervello dai traumi ed infezioni, l’autoregolazione cerebrale che deve garantire una pressione di perfusione costante nei vari territori dell’encefalo, la barriera emato-encefalica che protegge i neuroni dagli insulti alimentari esterni e la barriera emato-liquorale che rappresenta un ulteriore controllo dei metaboliti cerebrali. Infatti è da ricordare che il cervello è avido di nutrimento infatti, pur rappresentando il 2% dell’intero organismo, esso consuma il 20% dell’apporto calorico e prevalentemente si nutre di glucosio ed ossigeno.

A questo punto qualche chiarimento sulla memoria che rappresenta l’essenza di noi stessi in quanto senza memoria non ci sarebbe la nostra storia e la nostra evoluzione. Tralasciando  costituenti biochimici della memorizzazione, il relatore sottolinea la necessità di memorizzare ma nello stesso tempo di dimenticare poiché risulta impossibile per il cervello incamerare tutte le informazioni quotidiane. La maggior parte delle nostre azioni giornaliere vengono dimenticate per cui se ne salva circa una informazione su 100 e tali azioni vengono memorizzate nel caso in cui essi si accompagnino ad un forte contenuto emotivo che ne motivino l’immagazzinamento nella memoria a medio termine o a lungo termine. Nel caso in cui noi abbiamo immagazzinato le informazioni nel cassetto della memoria a medio termine, se tali informazioni non le richiamiamo successivamente con una certa costanza, tali informazioni piano piano andranno perdute per lasciare spazio alle nuove informazioni e le nuove memorizzazioni ed il ciclo ricomincerà: memorizzare-dimenticare. Vi è però una memoria che non si può dimenticare ed è la memoria motoria che noi utilizziamo per guidare l’auto, andare in bicicletta, camminare, salire le scale: è una memoria stabile che non si può dimenticare e la cui sede è il cervelletto. Viene quindi mostrato un video con 10 curiosità sulla memoria in cui viene messa in discussione l’attendibilità dei testimoni oculari in quanto possono risentire dei cosiddetti “errori della memoria”. Infatti le informazioni da noi memorizzate, con il passare del tempo possono subire delle alterazioni rispetto al vero per cui quando ricordiamo il passato non è come rivedere una vecchia foto ingiallita ma cristallizzata ma è un ridisegnare con nuovi contorni e nuovi colori: infatti nel tempo abbiamo subito informazioni dall’esterno quali giornali, TV, interviste che conducono la nostra memoria ad errori di cui noi stessi ci convinciamo essere reali.

La sede della memoria a breve-medio termine è l’ippocampo struttura che, come è stato illustrato dal relatore, viene coinvolta nel primo stadio della Malattia di Alzheimer. A questo coinvolgimento iniziale, segue la compromissione delle zone cerebrali deputate all’attenzione, alla critica, al problem-solving, la compromissione delle aree cerebrali deputate all’umore, la comparsa delle allucinazioni ed infine la compromissione della memoria a lungo termine fino alla sofferenza del tronco cerebrale e della motilità che costringono il paziente sulla sedia a rotelle. Si passa quindi alla fisiopatologia del dolore con una spiegazione rapida sulle vie del dolore, il gait control e gli effetti analgesici dell’agopuntura.

Quindi siamo giunti al cuore del controllo fisiologico e patologico del cervello: l’equazione di Monro-Kellie che rappresenta la base della comprensione delle variazioni di massa cerebrale e gli effetti conseguenti:

Volume totale encefalo= volume cellule + volume liquor + volume sangue = K

Chiaramente, ad un incremento di uno dei volumi, per mantenere costante il K si dovrà avere la riduzione della somma dei due volumi rimanenti: da qui la possibilità di un compenso da parte del volume ematico e di quello liquorale, quest’ultimo il vero compartimento di compenso cerebrale per la presenza di un serbatoio lombare di liquor.

Si passa quindi ad illustrare alcune informazioni inerenti la neurotraumatologia ed in particolare i presidi da attivare per i motociclisti (casco non danneggiato da precedenti collisioni, ridotta velocità ecc.) ed automobilisti (poggiatesta regolabile in altezza, cintura di sicurezza non danneggiata, anche sui sedili posteriori, airbags multipli e collaudati). Per meglio comprendere il trauma cranico da collisione vengono proiettate immagini esplicative e vengono illustrati i diversi tipi di fratture craniche nonchè le loro caratteristiche patologiche: viene ricordato che la scatola cranica non è inestensibile, al contrario si deforma a seconda delle forze che vengono applicate su di essa per cui in caso di trauma frontale od occipitale la deformazione avviene con riduzione del diametro antero-posteriore ed aumento del diametro latero-laterale e conseguente frattura del tetto orbitario con ecchimosi od ematoma orbitario, in caso di trauma temporale la deformazione avviene con riduzione del diametro latero-laterale ed allargamento di quello antero-posteriore.

Terminata la fisiopatologia cerebrale si passa alla diagnostica per immagini, RM cerebrale, trattografia, angiografia, mappaggio cerebrale, alle apparecchiature presenti in sala operatoria, tutte tecnologicamente avanzate quali neuronavigazione, microscopio operatore, ecografo, aspiratore ultrasonico, alle posizioni del capo dei pazienti da trattare chirurgicamente che presuppongono una ottima conoscenza di anatomia topografica, alle tecniche di microneurochirurgia, di neurochirurgia funzionale, di stereotassi, di applicazioni laser che oggi rappresentano una realtà nel trattamento di patologie tumorali benigne e maligne del cervello e nelle rnie del disco contenute. Qui il relatore sottolinea di aver fatto parte negi anni ’70 alle ricerche del C.N.R. sulle possibili applicazioni del laser in chirurgia  i cui risultati evidenziavano la possibilità di utilizzo del laser in neurochirurgia oggi divenuta una realtà. La relazione termina con la proiezione di alcuni filmati di tecnica chirurgica su tumore cerebrale trattato per via stereotassica con il laser, sulla rimozione microchirurgica di un meningioma cerebrale, sul clippaggio di un aneurisma cerebrale, sullo svuotamento di un ematoma subdurale post-traumatico.

Alla fine dell’erudita esposizione, si sono registrati molti interventi, a cui il Relatore ha fornito ampie risposte, esplicitando meglio alcuni passi della sua conversazione.

Tocco di campana e tutti a casa, un po’ meno preoccupati considerata la presenza nel nostro Policlinico di chirurghi del livello e delle doti umane di Antonio de Tommasi.

Carmen Russo

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11/05/2015 - Antonio De Tommasi

Rotary Bari Sud

La Tunisia oggi

La riunione ha un inizio scoppiettante ancor prima del tocco di campana. Mimmo Di Paola, infatti, ha ritenuto di festeggiare il suo compleanno offrendo a tutti gli intervenuti un buffet a base di cous cous, in omaggio al tema della serata, e quindi una splendida ed ottima torta. I presenti, ovviamente, hanno gradito e la qualità del cous cous è stata anche certificata dal relatore della serata, Abdelmalek Behiri, responsabile dell’Ente per il turismo della Tunisia per l’Italia centro meridionale. Tocco di campana e, quindi, dopo le rituali comunicazioni di segreteria, il relatore è stato introdotto da Francesco M. Colonna Venisti di Pacifico, promotore della organizzazione della riunione. Abdelmalek Behiri, tunisino per nascita e cultura, vive a Bari da anni, è coniugato con una signora della nostra città, presente anche lei alla riunione, ed insieme hanno dato la vita ad una splendida figlia che ci ha gratificato con la sua presenza.

Il relatore, quindi, si è soffermato sulla storia e sulle tradizioni del suo paese evidenziandone la enorme offerta turistica, caratterizzata da bellezze paesaggistiche, mare incontaminato e soprattutto monumenti fenici, romani e musulmani di grande varietà e pregio.

Ha poi illustrato il lungo cammino del suo paese, da sempre saggiamente governato nel culto della pace, verso una democrazia compiuta che di recente è stata raggiunta con libere elezioni.

Sorpresa finale un filmato di Mimmo Di Paola sulla Tunisia con splendide immagini che ci hanno ulteriormente raccontato questo meraviglioso paese.

Tocco di campana e tutti a casa … pensando alle vacanze.

Francesco D’Alessandro

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04/05/2015 - Abdelmalek Behiri Responsabile Centro Sud Italia Ente Nazionale Turismo

Immagini e... sorprese di Mimmo Di Paola

Rotary Bari Sud

Chi e perché ha ucciso Aldo Moro

Si comincia con un filmato, l’annunzio del rapimento di Aldo Moro dato da Bruno Vespa al Tg 1 RAI dell’epoca. Quindi Luigi d’Ambrosio Lettieri introduce il tema della serata evidenziando come la vicenda di Aldo Moro può ritenersi inserita in un più vasto disegno internazionale volto a non consentire all’Italia una libertà ed una autonomia nelle scelte di politica interna ed estera.

La parola passa, quindi, all’On. Gero Grassi che ripercorre in circa due ore, giorno per giorno e, in qualche caso, ora per ora e minuto per minuto la vicenda umana prima che politica del rapimento di Aldo Moro.

Una narrazione appassionata, tesa, avvincente come un thriller, che lascia tutti attoniti.

Depistaggi, interferenze, servizi deviati, pesanti intromissioni americane ed israeliane, magistrati compiacenti, politici conniventi, traditori, insomma il quadro di una Italia che forse abbiamo voluto far finta di non conoscere, perché non abbiamo voluto vedere ciò che ci si parava dinanzi agli occhi, inconsciamente rifiutando quella verità che le scrupolose indagini svolte dalla Commissione Parlamentare Bicamerale, grazie anche alla tenacia e, forse, anche alla incoscienza dell’On.Grassi, hanno potuto disvelare.

Una narrazione serrata nel ritmo che lascia tutti con il fiato sospeso, attenti ad ogni parola sino ad ora tarda, attratti dal fascino che solo la verità può avere, quella verità che l’On. Gero Grassi ha voluto accertare, come ha ritenuto di dire, per consegnarla ai suoi figli, la stessa verità sulla quale si potrà, è l’auspicio di tutti, costruire un Paese migliore, perché il sacrificio di un uomo come Aldo Moro non sia vano e costituisca, invece, il lievito per una crescita morale e consapevole della nostra amata Patria.

Terminata la relazione l’On. Grassi risponde esaurientemente alle domande postegli dai soci, numerosi sino alla fine,  nonostante l’approssimarsi della notte.

Tocco di campana e tutti a casa con l’amaro in bocca ma fiduciosi in un avvenire migliore.

 Francesco D’Alessandro

 

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2015 04 27 - Chi e perchè ha ucciso Aldo Moro

On. Gero Grasso - Introduzione di Sen. Luigi d'Ambrosio Lettieri

 

 

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Cervel...lando, breve viaggio attraverso il cervello

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La Tunisia oggi

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Programma Maggio 2015

Programma Maggio 2015

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Giornata di Premiazione del Service "Tutela dell'Ambiente vista dai Ragazzi"

Da repubblica.it:
http://video.repubblica.it/edizione/bari/ambiente-a-scuola-premiata-l-isola-ecologica-di-pneumatici-e-pedane/198577/197618

 

 

Da Repubblica Bari (solo abbonati): http://bari.repubblica.it/cronaca/2015/04/21

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Chi e perchè ha ucciso Aldo Moro

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Service "la tutela dell'ambiente vista dai ragazzi" - A.R. 2014-2015

Service "la tutela dell'ambiente vista dai ragazzi"  - A.R. 2014-2015

Ambiente a scuola, premiata l'isola ecologica di pneumatici e pedane
“Questi ragazzi ci hanno colpito con effetti speciali.

Noi vogliamo sostenere la buona scuola pubblica”. Francesco D’Alessandro, presidente del Rotary Bari Sud spiega i motivi del progetto ambientale avviato nell’istituto comprensivo Gabelli di Bari.

I ragazzi di terza media sono stati affiancati per tre mesi in un percorso attivo sul riciclo e sul riutilizzo di materiali di largo consumo come vetro, plastica e cartone. “Tre proposte progettuali che hanno visto l’impegno di ragazzi, famiglie e docenti” spiega il dirigente scolastico Angela De Santo. I vincitori si sono portati a casa un tablet messo a disposizione dal Rotary.

 

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