Protagonista assoluta della serata del 3 ottobre, organizzata dal Rotary Club Bari Sud al Palace Hotel in interclub, è stata l’On. Valentina Aprea. La relatrice è assessore all'Istruzione, Formazione e Cultura della Regione Lombardia dal 2012 e promotrice della legge regionale 30/2015 “Qualità, innovazione e internazionalizzazione nei sistemi di istruzione, formazione e lavoro in Lombardia”. Il titolo della presentazione è stata “Imparare lavorando”.
L’illustre relatrice, partendo dai dati sconfortanti relativi alla disoccupazione giovanile nel nostro Paese, che si attesta come media nazionale intorno al 40,3% per i giovani tra i 15 24 anni e al 25,6% tra i 15 e i 29 anni, ha illustrato il modello adottato in Lombardia per far fronte alla inevitabile evoluzione del mondo dell’istruzione e del lavoro.
Nei prossimi anni dovremo far fronte a una perdita di 7 milioni di posti di lavoro in ambito Manifatturiero, Amministrazione e Produzione e alla nascita di 2 milioni di nuovi posti di lavoro in Management, ICT, Operations, con una perdita assoluta di 5 milioni di posti di lavoro. La novità sarà la comparsa di nuovi impieghi, oggi non prevedibili, che forniranno nuove opportunità. E’ necessario, pertanto, preparare i giovani ad affrontare queste nuove sfide.
La legge regionale 30/2015 della Lombardia ha introdotto il sistema duale dell’istruzione e formazione e misure innovative dell’organizzazione del mercato del lavoro come lo smart-working e il welfare aziendale.
Le finalità del modello adottato in Lombardia sono quelle di superare la concezione lineare e sequenziale tra istruzione, formazione e lavoro, stimolare un’offerta formativa collegata alla domanda delle imprese, insegnare ai giovani ad interpretare i cambiamenti e proporsi quali lavoratori intraprendenti (e meno “dipendenti”).
Tale modello, che ha già ottenuto ottimi risultati in Lombardia, può essere esportato nelle altre regioni italiane, e quindi in Puglia, con gli opportuni adattamenti legati alle peculiarità proprie della nostra realtà economica, caratterizzata da una minore presenza di aziende, ma con una spiccata propensione turistica.
E’ necessaria, pertanto, una politica attiva che metta a disposizione regole e risorse che facilitino l’incontro fra giovani, imprenditori e formatori.
Tutto ciò si può realizzare con l’apprendistato formativo di I° e III° livello, che consente ai giovani di entrare nel mondo del lavoro ed imparare lavorando.
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