Programma Febbraio 2024
19 giugno 2023 – Le nuove frontiere del controllo preventivo antimafia: esperienze a confronto
La serata, un interclub con tutti i club metropolitani organizzata dal RC Bari Sud, ha visto la presenza di ospiti illustri, S.E. il dott. Guido Aprea, Prefetto di Massa Carrara e il dott. Giuseppe Antoci, già Presidente del Parco dei Nebrodi e Presidente onorario della Fondazione Caponnetto. Sua Ecc. la dott.ssa Antonia Bellomo, Prefetto di Bari, non ha potuto essere presente per problemi di famiglia ma dà appuntamento a tutti per una visita del bellissimo palazzo della Prefettura di Bari, per cui si offre lei stessa di farci da guida.
Il saluto del Presidente Toni Aprea non è stato esente da una certa commozione, perché la riunione si è anche configurata come un ricongiungimento familiare, vista la presenza dell’On. Valentina Aprea. Ha inoltre letto il ricchissimo curriculum dei due ospiti cercando, per quanto possibile, di riassumere le cariche, le onorificenze, i percorsi dell’uno e dell’altro relatore.
Il primo intervento, di S.E. Guido Aprea, si è configurato come un intervento storico che ha ripercorso le modalità di nascita dei sodalizi criminali che chiamiamo “mafie”, a partire dagli anni che hanno seguito l’Unità d’Italia e dalla comparsa di quella che è conosciuta come la “questione meridionale”. Le mafie sono nate in contesti in cui le istituzioni erano assenti; durante il Fascismo il prefetto Mori tentò di estirpare la Mafia soprattuto in Sicilia. La sua attività, tuttavia, si limitò alla parte armata e militare del sodalizio criminale senza essere capace di toccare invece la cultura che sosteneva questa realtà.
Le mafie si configurano come una realtà diversificata: piramidale la mafia siciliana, familiare la n’drnagheta calabrese, fatta di gruppi diversi spesso in guerra tra loro la camorra campana. Il vincolo criminale è talmente forte che dalla mafia si esce collaboratore di giustizia o morto. Le mafie hanno una loro previdenza parallela rispetto a quella dello Stato, che si occupa di pagare la formazione dei ragazzi, di sostenere le famiglie degli affiliati in carcere. Si tratta dunque di un fenomeno complesso, che non può essere sottovalutato e da cui nessuna porzione di territorio è esente. Contro questa realtà la legge Rognoni-La Torre ha toccato i patrimoni delle mafie, toccando i soldi e dunque la linfa vitale che permette alle mafie di sostentarsi.
La mafia si è evoluta: non si tratta più di criminalità rurale (come lo era una volta la mafia foggiana); oggi ci si muove in contesto internazionale chiedendo aiuto anche alle mafie estere (mafia cinese, mafia albanese, ecc.). Guido Aprea ha poi parlato della legge Antimafia del 2011, la migliore legge del mondo; ha parlato delle modalità e delle restrizioni quando per esempio si deve sciogliere un comune per mafia. Ha ricordato che a volte le mafie sono subdole, si presentano in giacca e cravatta, per cui è difficile discernere.
La sua conclusione ha identificato l’elemento più importante per opporsi alle mafie ovvero la consapevolezza. Insieme con l’educazione alla bellezza, alla cultura, alla conoscenza, la consapevolezza, come ricordava Falcone, è la sola cosa che può aiutarci a combattere la mafia.
A seguito di questo intervento accurato e profondo, Giuseppe Antoci ha trascinato il pubblico in un vortice di emozioni e di vera e propria passione per la legalità, per la lotta alle mafie e alle ingiustizie. Già in apertura ha messo in guardia il pubblico sulla ‘liquidità’ delle mafie, che si adattano al contenitore: se c’è un terremoto la criminalità si improvvisa costruttrice, se c’è una possibilità nello smaltimento di rifiuti, le mafie si specializzano in quell’ambito ecc. La migliore norma per opporsi alle mafie, prima di tutte le leggi antimafia è la Costituzione.
Le mafie hanno due complici: uno è il silenzio e l’altro la connivenza. La paura è un sentimento che chi combatte la mafia conosce bene, un sentimento con cui si impara a convivere. Ma più forte della paura è il senso dei valori, la volontà di potersi guardare allo specchio ogni mattina, certi di aver fatto il proprio dovere. Abbassare la testa, essere conniventi, significa morire ogni giorno.
Occorre difendere le norme, occorre combattere per ricordare tutte le persone che sono morte, tutti gli eroi silenziosi che sono capaci di tenere la barra dritta sui valori. Anche perché quando si uccidono queste persone si creano semi, si creano radici.
Un bell’intervento di pancia, informato e commovente al tempo stesso, che ha toccato il cuore di tutti i presenti con il racconto di aneddoti, da quello della piccola Aurora Cannolicchio morta a 10 anni ad Aversa, avvelenata dai rifiuti tossici, alla testimonianza di Luciano Traina, fratello di Claudio Traina morto tra gli uomini della scorta di Borsellino, e a quello a Tina Montinaro, moglie (non vedova) di Antonio Montinaro, caposcorta di Giovanni Falcone morto nella strage di Capaci. In conclusione, se ci si chiede se vale la pena tutto questo sforzo, questo rischio, la risposta è si.
La serata è stata seguita anche da un breve e denso dibattito oltre che da un lunghissimo applauso per i due interlocutori. Mai come questa sera l’idea dei valori, che il Rotary ha sempre sostenuto, ha trovato una sua collocazione nella dinamica politica, legislativa e culturale che ha attraversato la storia del nostro paese negli ultimi decenni.
La riunione ha concluso, prima della Festa d’estate di lunedì 26 giugno, l’anno di Presidenza di Toni Aprea. Direi che mai come in questa riunione il percorso della bellezza, tema dell’anno di Toni Aprea, ha trovato la sua degna conclusione in un contesto di comportamenti dal profondo valore educativo e sociale, nel ricordo di eroi che hanno cambiato la visione delle mafie nel nostro paese, rendendoci tutti protagonisti di una reazione sociale alla criminalità che dura ancora oggi.
Titti Cavallini
29 maggio 2023 - Consegna del Service “Giuseppe Giannelli” e conferenza su “Manovra 2023 – I saldi del fisco”.
Serata densa di emozioni questa del 29 maggio in cui si è avuta la consegna del Service dedicato al Past President Giuseppe Giannelli che quest’anno è stata affiancata alle attività della commissione DEI. Due conferenze si sono svolte il 4 e il 7 febbraio presso i Licei che hanno preso parte al progetto, il Flacco e lo Scacchi, e hanno preceduto il bando con la traccia tratta dalla Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina (1791) di Olympe de Gouges. La vincitrice, Linda Costantino, del liceo Flacco, ha prodotto un elaborato equilibrato e attento, che ha sviscerato le implicazioni storiche e politiche della posizione della donna nella costituzione e nella storia legislativa del nostro paese, con esempi di donne e di casi che hanno fatto scuola. La premiazione è stata preceduta da un saluto del Presidente Toni Aprea che ha ricordato il suo affetto personale per il Past President Giuseppe Giannelli, da un saluto del PDG Gianvito Giannelli che ha ricordato le ragioni del Service e da una mia breve introduzione sullo svolgimento delle operazioni del service; abbiamo anche letto il giudizio della Commissione sull’elaborato della vincitrice, Linda Costantino.
Cosa mai c’è di bello nelle tasse? Ecco la domanda dirompente che Saverio Belviso ha posto inb apertura del suo intervento, ricordando che il tema dell’anno rotariano scelto dal Presidente Toni Aprea è appunto la Bellezza. Il Governo ha disposto l’ottantatreesimo condono della storia d’Italia. Si è sempre pensato finora che i crediti fossero esigibili, lo si è fatto credere all’Europa, quando in realtà non è così. Un intervento coraggioso, quello di Saverio Belviso, che ha messo in evidenza anche i retroscena dei bilanci dello stato, che presentano a volte dati non realistici e trasparenti.
Marco Ligrani ha ricordato che il tema fiscale è un tema ricorrente che riguarda ormai tutti i Governi. Ci si rende ben conto nella vita di tutti i giorni che il carico fiscale per privati e imprese è eccessivo. A volte i tribunali assolvono gli imprenditori che non pagano le tasse se dimostrano che i soldi servono, per esempio, per pagare gli stipendi. La materia fiscale ha un legame stretto con la storia: i Quartieri Spagnoli a Napoli, per esempio, hanno l’aspetto odierno per una ragione fiscale; ad un certo punto nel Regno di Napoli si stabilì che chi era residente nel centro della città era esonerato dal pagamento delle tasse. Le strade diventarono strette e i palazzi si alzarono per accogliere più gente: tutti volevano risparmiare. Lo stesso forse avvenne nella Valle d’Itria dove i tetti dei trulli sono forse così perché sono facilmente smontabili ed evitavano ai contadini di pagare le tasse dovute da chi possedeva invece un tetto stabile. Spesso il cittadino non paga perché non capisce qual è l’utilità di una certa tassazione. Quindi è importante anche divulgare correttamente le informazioni. C’è ormai bisogno anche di una formazione ad hoc che consenta ad un giudice tributario di deliberare.
Nell’ultima parte Saverio Belviso ha ripreso la parola per parlare delle cartelle esattoriali facendo alcuni esempi. La sua conclusione è stata che il nostro è un Paese meraviglioso dal punto di vista fiscale: ciclicamente, nella nostra storia, sono state previste agevolazioni e condoni.
Saverio Belviso ha concluso con una nota rotariana, un suggerimento per tutti i presidenti a venire: è bello coinvolgere i soci, è bello quando i soci si ascoltano tra loro, perchè ci sono delle belle professionalità in tutti i club.
L’intervento del sen. Dell’Olio, componente della Commissione Bilancio del Senato, ha fornito degli approfondimenti supplementari e ricordato la Costituzione, in particolare l’art. 53 (ognuno deve pagare le tasse secondo le proprie possibilità) e l’art. 81 (nessuna nuova legge può prevedere nuove spese se non c’è la copertura). Una serata di commozione e formazione, bella e utile per tutti.
Titti Cavallini
22 maggio 2023 – Presentazione Service Progetto “L’Abbraccio”, RC Bari sud e Croce Rossa Italiana
Il nostro Club si è riunito presso la prestigiosa sede della Croce Rossa di Bari, in piazza Mercantile, per un emozionante momento di puro spirito rotariano. Il Service Progetto “L’Abbraccio”, del RC Bari sud e Croce Rossa Italiana, è stato ideato ed è coordinato da Antonio de Tommasi che, insieme al presidente Toni Aprea, ha portato avanti l’idea della creazione di una casa famiglia per un massimo di 5 persone (ragazze madri). La struttura sarà autogestita dalle ospiti, con il contributo del Comune di Bari, assessorato al Welfare. Le donne devono essere reinserite nel tessuto sociale anche attraverso dei corsi di formazione. Le ospiti devono ruotare e non intendere la casa famiglia come un luogo di soggiorno permanente; l’idea della rotazione ricorda molto la ruota rotariana.
La riunione si è aperta con l’inno della Croce Rossa e con dei volontari che hanno letto i sette principi della Croce Rossa. Il Presidente Toni Aprea in una bella introduzione ha inserito il progetto del Service all’interno del percorso annuale del RC Bari sud sulla bellezza. I ringraziamenti sono stati numerosi, primo tra tutti quello per l’IKEA Bari che con generosità ha offerto l’arredamento della cucina, soggiorno/salotto e delle tre camere che costituiranno la struttura.
La Presidente della Croce Rossa Consiglia Margiotta ha sottolineato la profonda significanza di avere una sorta di ‘foresteria sociale’ che si potrà avvalere, nell’assistenza a queste donne, della presenza costante dei volontari nella struttura. Ha ricordato anche che il Comitato CRI di Bari è uno dei più antichi d’Italia, creato nel 1885. Ha concluso citando la frase di Henry Dunant, fondatore della Croce Rossa: “Poiché tutti possono, in un modo o nell’altro, ciascuno nella sua sfera e secondo le sue forze, contribuire in qualche misura a questa buona opera”.
Francesca Bottalico, assessora al Welfare del Comune di Bari, ha ricordato che la città di Bari ha ormai un modello molto sviluppato di accoglienza e ha molto lavorato in questi anni con questo obiettivo. Sarà importante adeguare la foresteria all’accoglienza dei minori, fare entrare la struttura in un modello che potrà anche avvalersi dei fondi pubblici. Domenico Scaramuzzi, Presidente della Commissione Welfare, in rappresentanza del sindaco Decaro, ha sottolineato quanto il sindaco sia orgoglioso quando è la comunità che lavora per la comunità. Gabriella Panaro, presidente dell’Associazione Donne giuriste sezione di Bari, partner del progetto, ha confermato che le culle saranno donate dalla sua Associazione e ha ricordato che oggi la figura dell’avvocato è cambiata. Nicola Nicolai, Direttore di Ikea Bari, partner fondamentale del progetto, ha ricordato che la casa è il luogo della sicurezza, dell’intimità, della socialità. Ikea ha contribuito a circa 700 iniziative su tutto il territorio nazionale e crea case con un progetto che si chiama “Un posto da chiamare casa”.
Dopo un intervento di saluto del sen. Gianmauro Dell’Olio, Don Mario Persano ha ripreso i due concetti delle parole ‘accoglienza’ e ‘casa/dimora’ prima di andare a benedire la struttura. Come egli ha ricordato, quando si pratica l’accoglienza siamo tutti un po’ angeli… La Carità parte sempre dalla presenza di una amore che ci ama ab origine, perché è sempre l’amore che suscita altro amore.
Marco Pellegrini ha concluso la serata ringraziando gli ideatori e ricordando che questo è il Rotary che va tra la gente, mette la propria professionalità a servizio della comunità.
Dopo la benedizione i presenti hanno potuto visitare la struttura e lodarne veramente l’ambiente accogliente e familiare per concludere la serata in maniera conviviale davanti ad un invitante buffet.
Titti Cavallini
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